La Faggeta di Monte Raschio di Oriolo Romano
e la Faggeta vetusta dei Monti Cimini
Via Appia. Regina viarum
Via Appia. Regina viarum è entrata nella lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 27 luglio 2024. La Via Appia è la prima e più celebre delle antiche strade romane, costruita nel 312 a.C. per collegare Roma a Capua e poi prolungata fino a Brindisi, il porto da cui partivano le rotte verso la Grecia e l’Oriente. Ideata dal censore Appio Claudio Cieco, era considerata un simbolo del potere di Roma, tanto da essere definita dai contemporanei “Regina Viarum”, la regina delle strade.
La Via Appia fu un’opera ingegneristica straordinaria per l’epoca: un percorso rettilineo con ponti, viadotti e gallerie che attraversavano terreni complessi, costruito con un fondo solido in lastre di basalto. Questa innovazione rese possibile una rete stradale di oltre 120.000 km, base ancora oggi delle principali vie del Mediterraneo. Strada pubblica e senza pedaggi, era dotata di pietre miliari, stazioni di posta e aree di sosta, utilizzate anche dal servizio postale romano (cursus publicus).
Nel corso degli anni, la Via Appia venne progressivamente estesa: raggiunse Benevento (Campania) intorno al 268 a.C., proseguì fino a Venosa (Basilicata) e successivamente fino a Taranto, per arrivare infine a Brindisi (Puglia) nel II secolo a.C. Negli anni seguenti, il tracciato originario da Benevento a Brindisi fu sostituito da un percorso più diretto attraverso la Puglia. All’inizio del II secolo d.C., l’imperatore Traiano istituì la Via Appia Traiana, un itinerario alternativo che da Benevento conduceva a Brindisi in 13-14 giorni, coprendo una distanza di circa 540 chilometri.
Rimasta in uso fino al Medioevo, la Via Appia fu poi restaurata dai Papi e dai Re di Napoli, fino a essere riconosciuta nei secoli come simbolo universale della civiltà romana. Partendo dalle mura di Roma la Via Appia attraversa quattro Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia arrivando fino a Brindisi.
La Via Appia nel Lazio attraversa diversi tratti e comuni in provincia di Roma o Latina: l'Appia a Roma dal I al XIII miglio (Roma, Ciampino, Marino); l'Appia ai Colli albani (Albano Laziale, Ariccia); Tarracina e il superamento del passo di Lautulae (Terracina, Monte San Biagio); l'Appia a Fundi (Fondi); l'Appia al valico di Itri (Fondi, Itri); l'Appia dal miglio LXXXIII a Formiae (Itri, Formia); Minturnae e il superamento del Garigliano (Minturno).
Ogni anno, la sera del 3 settembre, Viterbo si illumina per il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, una delle tradizioni religiose più spettacolari e identitarie d’Italia. Una torre luminosa alta circa 30 metri e dal peso superiore ai 50 quintali viene portata a spalla dai celebri Facchini di Santa Rosa lungo le strette vie del centro storico, in omaggio alla santa patrona della città.
Nel 2013, l’UNESCO ha riconosciuto questa antica tradizione come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, insieme ad altre manifestazioni italiane che prevedono il trasporto delle cosiddette “Grandi Macchine a spalla”, come la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Discesa dei Candelieri di Sassari.
Ogni cinque anni, il Comune di Viterbo bandisce un concorso per la progettazione di una nuova Macchina, che deve rispettare rigorosi criteri architettonici e simbolici. Dal 2024, il trasporto celebra Dies Natalis, l’imponente struttura ideata dall’architetto Raffaele Ascenzi, che unisce tradizione, innovazione e spiritualità.
Nel cuore della notte, tra luci, canti e preghiere, la Macchina attraversa la città in un percorso carico di emozione e devozione. È un momento unico che esprime fede, arte e identità collettiva, rendendo Viterbo protagonista di un patrimonio immateriale vivo e condiviso.
La Corsa con la Cannata di Arpino
La storica Corsa con la Cannata del Gonfalone di Arpino è iscritta nel Registro del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, un riconoscimento che celebra una delle tradizioni più autentiche e spettacolari della Ciociaria. Insieme alla corsa arpinate, sono stati riconosciuti anche altri Giochi popolari italiani inclusi nel Tocatì, la manifestazione internazionale che tutela e promuove le antiche gare e i giochi di strada che un tempo animavano borghi e città in tutta Europa.
Riservata esclusivamente alle donne, la Corsa con la Cannata è un evento unico. Le partecipanti, indossando le tradizionali cioce (tipiche calzature dei pastori ciociari) percorrono di corsa un tratto di 280 metri, portando sul capo la “cannata”, un recipiente di terracotta pieno d’acqua, simbolo di Arpino e della sua cultura contadina. L’equilibrio è garantito solo da un panno arrotolato a ciambella, poiché la regola impone di non toccare la cannata con le mani per tutta la durata della gara.
Questo gioco, competitivo e rituale, rappresenta il cuore del Gonfalone di Arpino, la festa popolare che ogni anno ad agosto anima il borgo con gare, rievocazioni e sfide tra contrade e quartieri. La Corsa con la Cannata, tra tutti gli eventi del Gonfalone, è quella più attesa: una celebrazione di grazia, forza e tradizione che affonda le sue radici nella storia e nell’identità femminile della comunità ciociara.
Come arrivare
Arpino dista 30 km da Frosinone, ed è situata a circa 120 km da Roma. Gli aeroporti più vicini a Gonfalone di Arpino in provincia di Frosinone nel Lazio sono l'aeroporto di Roma Ciampino (CIA) che dista circa 106 chilometri, mentre l'aeroporto di Roma Fiumicino (FCO) dista circa 132 chilometri. Arrivati a Roma si può proseguire in auto o prendere il treno tramite la Linea Roma-Napoli via Cassino, fermata Frosinone.
La Transumanza
Dal 2019, La Transumanza è iscritta nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO, a riconoscimento di una pratica pastorale millenaria che racconta il legame armonioso tra uomo, animali e natura.
Il progetto di candidatura, avviato nel 2015 con l’Italia come Paese capofila insieme a Grecia e Austria, nacque da un’iniziativa del Molise, che riunì le comunità di pastori ancora oggi protagoniste di questo rito stagionale. La Transumanza è infatti la migrazione periodica di greggi, mandrie e pastori lungo i tratturi, antiche vie erbose che collegano le pianure ai pascoli montani, con soste nelle tradizionali “stazioni di posta”.
Praticata sin dalla preistoria nel bacino del Mediterraneo e sulle Alpi, la Transumanza rappresenta un modello di equilibrio sostenibile tra uomo e ambiente, basato sul rispetto dei cicli naturali, del benessere animale e delle risorse del territorio.
In Italia, questa tradizione è ancora viva e vitale: coinvolge migliaia di allevamenti, con milioni di pecore appartenenti a razze diverse. Le aree più attive si trovano nelle regioni alpine - come la Lombardia e la Val Senales in Alto Adige - e lungo la dorsale appenninica, in particolare nel Lazio (Amatrice, Ceccano), in Abruzzo, Molise, Campania e Puglia, dove si snodano gli antichi regi tratturi, autentiche vie della cultura pastorale.
Come arrivare
Nel Lazio, Amatrice (provincia di Rieti) e Ceccano (provincia di Frosinone) si trovano rispettivamente a circa 143 km e 98 km da Roma. Gli aeroporti più vicini sono l'aeroporto di Roma Ciampino (CIA) che dista circa 83 km da Ceccano e 155 km da Amatrice, mentre l'aeroporto di Roma Fiumicino (FCO) dista circa 109 km da Ceccano e 170 km da Amatrice.
DOVE ANDARE NEL LAZIO
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Tour ed escursioni ai siti del Patrimonio Mondiale del Lazio
Colosseo, Foro Romano e Palatino
Tour con guida autorizzata a 3 siti importanti di Roma: Colosseo, Foro Romano e Palatino. Comprende: ingresso al Colosseo, accesso all'Arena del Colosseo (se opzionata), ingresso al Foro Romano e al Palatino, set cuffie. Durata: 2,5 ore. Prenotazione con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima. Prenota.
Basilica di San Pietro, scalata della Cupola e sotterranei
Tour guidato a piedi. Comprende: Basilica di San Pietro, biglietti d'ingresso per la cima della cupola di San Pietro (se opzionato), Tomba di San Pietro e grotte vaticane sotterranee, set cuffie. Durata: 1,5 - 2,5 ore. Prenotazione con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima. Prenota.
Via Appia e Catacombe Romane
Tour in e-bike lungo la via Appia, condiviso o privato. Comprende: bicicletta elettrica; biglietti d'ingresso alle Catacombe di San Callisto (se opzionato), guida multilingue; degustazione di prodotti locali (pranzo o aperitivo se opzionato). Durata: 3.5 - 5 ore. Prenota. Oppure tour della Via Appia in golf cart con ingresso alle Catacombe Romane. Comprende: autista-guida, golf cart elettrico, biglietto d'ingresso alle Catacombe Romane e tour guidato; 1 bottiglia d'acqua a persona, set cuffie. Durata 2.5 ore. Prenota. Prenotazioni con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima.
Villa d'Este e Villa Adriana a Tivoli
Escursione di un giorno da Roma ai giardini di Villa d'Este e le rovine di Villa Adriana. Comprende: prelievo in hotel (se richiesto), trasporto in bus con aria condizionata, guida, biglietti d'ingresso a Villa Adriana e Villa d'Este, set cuffie. Durata: 5 ore. Prenotazione con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima. Prenota.
Da Roma a Tarquinia e Cerveteri
Partenza da Roma per Tarquinia e Cerveteri. Visite: Necropoli della Banditaccia a Cerveteri (necropoli della civiltà etrusca risalente al IX secolo a.C. Durata: circa 2 ore. Con lo stesso biglietto visita al Museo di Cerveteri); Tarquinia (visita della necropoli etrusca e della città; visita ai musei e pranzo facoltativi). Ritorno a Roma verso le 17:00-18:00. Durata: 7,5 ore. Prenotazione con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima. Prenota.
Da Roma a Viterbo
Escursione guidata di un giorno a Viterbo e Caprarola da Roma per esplorare la città medievale di Viterbo e la bellezza rinascimentale di Caprarola, attraversando la verde campagna del Lazio settentrionale, antica regione della Tuscia e patria degli Etruschi nell'antichità. Trasporto in bus con aria condizionata. Durata: 9 ore. Prenotazione con cancellazione gratuita e rimborso fino a 24 ore prima. Prenota.
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