La Campania è una delle regioni italiane che detiene un buon numero di Siti del Patrimonio Mondiale, tra siti archeologici-culturali, naturali e immateriali (come 'L'Arte del Pizzaiuolo Napoletano'). I Siti Italiani del Patrimonio Mondiale in Campania e su tutto il suo bel territorio sono sette: il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; il Centro storico di Napoli; la Reggia di Caserta del XVIII sec. con il parco, l’acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio; le Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata; la Costiera Amalfitana; i Longobardi in Italia. I luoghi di potere con i monumenti lasciati dal passaggio dei Longobardi in Italia e la Via Appia che attraversa quattro Regioni italiane (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia) e lunga oltre 600 chilometri, di cui 180 in Campania.
l’acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio
La Reggia di Caserta è uno dei luoghi più visitati al mondo per la sua imponente bellezza architettonica: nacque nella seconda metà del XVIII secolo per volere di Carlo di Borbone (1716-1788), illuminato sovrano spagnolo e re delle Due Sicilie (regno che comprendeva anche la Campania) che ne affidò la realizzazione a Luigi Vanvitelli (1700-1773), geniale architetto dell’epoca. Il vasto complesso è dominato dal maestoso edificio della Reggia che doveva avere anche funzioni operative: non solo residenza del sovrano e della sua corte, ma anche centro amministrativo, ispirato questo alla Reggia dell’Escorial a Madrid in Spagna. Secondo il progetto del sovrano, questo complesso doveva rivaleggiare con la sontuosa Reggia di Versailles, a cui sono ispirati gli scenografici giardini. Il figlio Ferdinando di Borbone volle aggiungere nel 1779 il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, per istallarvi una fabbrica di seta che desse lavoro agli operai del luogo. E per connettere la Reggia con la Reale Colonia di San Leucio venne creato anche l’Acquedotto Carolino, un vero capolavoro di ingegneria d’avanguardia per i tempi.
Alla saggia politica dei Borbone, molto amati dai loro sudditi campani, si deve anche il restauro del Centro diNapoli, una delle più antiche città d’Europa (fondata dai Greci circa 5 secoli a. C.) che con l’avvento dei reali di Spagna dal 1734 poté addirittura competere con Londra e Parigi, allora le più importanti capitali del Continente. Fu ristrutturata infatti la baia di Napoli, che già dall’antichità era stata un grande porto commerciale, vennero edificate le Mura Aragonesi, sorsero lo scenografico Palazzo Reale, oltre a numerosi palazzi nobiliari in stile Barocco come Palazzo Pandola, Palazzo Pignatelli di Monteleone o Palazzo Sanseverino.
Il centro di Napoli è tutto da ammirare, anche per i suoi monumenti religiosi come la medievale Chiesa delle Clarisse, il Convento di Santa Chiara, una distesa di gioielli architettonici tra cui si affaccia sul golfo il Castel dell’Ovo e in centro, simbolo della città, il Maschio Angioino.
Le Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
Poco distanti dal capoluogo campano si trovano Ercolano, Pompei e Torre Annunziata, tre aree archeologiche distinte che rappresentano nel dettaglio la vita dell’antica società romana. A Pompei la suggestiva Villa dei Misteri, dove gli affreschi narrano il culto dei misteri appunto dedicati a Dioniso, dio delle piante e del vino, e a Torre Annunziata la Villa di Poppea (appartenuta alla moglie di Nerone) sono vivide testimonianze dell’opulento stile di vita del ceto ricco che le abitava agli inizi dell’Impero Romano. Pompei ed Ercolano, sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. mostrano nei più completi dettagli le antiche città con i loro abitanti sorpresi dal tragico evento nelle loro attività quotidiane.
Come arrivare a Pompei, Ercolano e Torre Annunziata in aereo: sempre dall’Aeroporto internazionale di Napoli Capodichino prendere il bus che collega alle località archeologiche in circa mezz’ora o poco più. Oppure dall'aeroporto di SalernoCosta D'Amalfi, Pompei dista circa 50 chilometri mentre Ercolano circa 65 chilometri mentre Torre Annunziata circa 52 chilometri.
La Costiera Amalfitana
Sempre a sud diNapoli lungo la costa tirrenica si distende la Costiera Amalfitana, zona di grande bellezza naturale, ricca di vigneti e frutteti disposti a terrazze e con cittadine di squisito valore architettonico, come Amalfi, Positano e Ravello, quest'ultima sede anche di un suggestivo evento di musica e cultura. Il sito comprende 12 comuni, con testimonianze di epoca Romana e Medievale, tra cui i preziosi oggetti di oreficeria custoditi in chiese e conventi, oltre alle pregevoli cupole maiolicate di Vietri, che esprimono il valore di un grande passato manifatturiero del settore. I giardini carichi di profumati limoni punteggiano tutta la costa con il loro solare colore che si specchia nel turchino del mare sottostante.
con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula
Sempre a sud di Napoli, tra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro si trovano il Parco Nazionale del Cilento, il Vallo di Diano, i siti archeologicidiPaestumeVelia e la Certosa di Padula, siti che danno testimonianza di insediamenti risalenti a 2500 anni fa. Nel Vallo di Diano, vasto e fertile altopiano, si trova Velia, un promontorio affacciato sul mare con un tempio ionico, un teatro del III secolo a.C. e le Terme Adrianee del II secolo d.C. oltre alla straordinaria Porta Rosa, unico esempio di arco greco de IV secolo a.C. A circa 40 Km si trova Paestum, l’antica Poseidonia, fondata alla fine del VII secolo a.C. e dedicata appunto al dio del mare Poseidone, che conserva alcuni straordinari templi dorici e ionici dedicati alle divinità greche. La Certosa di San Lorenzo a Padula nell’altopiano del Vallo di Diano, rappresenta il più vasto e imponente complesso monastico dell’Italia meridionale. Fu fondata nel 1306 dal barone Tommaso II Sanseverino (nipote di San Tommaso d'Aquino) e la sua struttura, che si estende su una superficie di 51.500 mq, richiama l’immagine della graticola su cui il Santo venne bruciato.
Come arrivare nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula in aereo: dall’aeroporto di SalernoCosta D'Amalfi, si prosegue poi con i bus che portano ai siti (circa 30 chilometri per Paestum e circa 70 chilometri per Velia). Oppure dall’Aeroporto internazionale di Napoli Capodichino dal quale distano circa 120 km per un tragitto di circa 1 ora e 30 minuti in auto.
I Longobardi in Italia. I luoghi di potere
Dal 2011 anche la Chiesa di Santa SofiaaBenevento fa parte del Sito del Patrimonio MondialeI Longobardi in Italia - I Luoghi del Potere, vestigia della dominazione del popolo germanico sui ducati di Spoleto e Benevento. Fu infatti il longobardo Arechi II, prima duca e poi principe di Benevento,a volere intorno al 760 la costruzione della grande chiesa che divenne in breve, ospitando le reliquie dei loro martiri, sacrario della stirpe longobarda. Alla Chiesa di Santa SofiaaBenevento si aggiunse un convento benedettino, che fu sede di varie dispute culturali negli anni che seguirono alla sua costruzione.
La Via Appia, una delle più straordinarie opere viarie dell’antichità, è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, nel corso della 46ª sessione del Comitato Unesco, tenutasi nel 2024 a Nuova Delhi. Con un tracciato che si estende da Roma a Brindisi, rappresenta un capolavoro di ingegneria: concepita nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, venne estesa fino a Benevento, Venosa, Taranto e infine Brindisi, ponte naturale verso la Grecia e l’Oriente. Nata per scopi militari, la strada divenne un vitale corridoio commerciale e culturale. Fu anche teatro di storia sacra: è su questo tracciato che sorse la prima catacomba cristiana e che transitarono figure come l’apostolo Paolo e, secondo la tradizione, san Pietro. Per secoli fu tra le prime viae peregrinorum, percorsa da viaggiatori e pellegrini. Con i suoi oltre 600 chilometri di lunghezza (di cui ben 180 in Campania), univa Roma a due mari, attraversando l’entroterra italiano in un tracciato continuo che rappresentò la spina dorsale del sistema viario romano.
Tra i siti del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità della Campania si annovera l’Arte del Pizzaiuolo Napoletano, una tradizione profondamente radicata nella cultura campana, non solo per il prodotto finito (la celebre pizza napoletana) ma per l’insieme delle pratiche tradizionali che rendono quest’arte unica al mondo. Inoltre, con radici condivise e valenza multiregionale o transnazionale in diversi Paesi o regioni italiane, la Campania è parte attiva anche in altri riconoscimenti per il Patrimonio Immateriale: la Festa dei Gigli a Nola (Rete delle Grandi Macchine a Spalla), la Dieta Mediterranea, la Transumanza e l’Arte dei Muretti a Secco.
REGGIA DI CASERTA E ANFITEATRO DI SPARTACO A CAPUA
Escursione con una guida professionista e trasporto privato a Caserta e Capua in provincia. Il tour porta alla scoperta del palazzo reale della Reggia di Caserta e dell'anfiteatro dell'antica Capua, il secondo più grande al mondo dopo il Colosseo di Roma. Tour alla Reggia di Caserta e all'Anfiteatro di Spartaco.
Escursione di una giornata ai siti Patrimonio dell'Umanità di Ercolano e Pompei. Partenza dagli hotel di Napoli in autobus con accompagnatore turistico. Visita di Pompei con guida turistica mentre ad Ercolano la visita è libera. Tour a Pompei ed Ercolano da Napoli.
Alla scoperta dell'incantevole paesaggio della Costiera amalfitana per visitare Positano, Ravello, Scala e Amalfi, paesi ricchi di storia e cultura. Si parte con un tour in autobus di 8 ore da Napoli. Da Napoli: tour guidato di Positano, Amalfi e Ravello.