In questo numero di Avion Tourism Magazine vi accompagniamo in un viaggio nel cuore del Lazio, tra i suoi tesori riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. È un itinerario che attraversa città millenarie, giardini d’acqua, boschi antichi e tradizioni vive, dove arte, fede e natura si fondono in un’unica narrazione: quella di una terra che non si limita a custodire la storia, ma la trasforma in esperienza.
Il Centro Storico di Roma, con la Città del Vaticano e la Basilica di San Paolo fuori le Mura, rappresenta l’anima universale della regione. Camminare tra i Fori Imperiali, il Colosseo e le cupole che disegnano l’orizzonte significa percorrere duemila anni di civiltà, respirando la stessa atmosfera che ha ispirato imperatori, artisti e santi. Ogni pietra, ogni monumento o architettura dell'ampio centro storico sembra custodire un frammento di eternità.
A pochi chilometri dalla capitale, Tivoli offre due meraviglie che dialogano tra loro attraverso i secoli: Villa Adriana, visione architettonica di un imperatore innamorato della bellezza del mondo, e Villa d’Este, trionfo del Rinascimento, dove l’acqua diventa musica e le fontane danzano in un teatro di luce e armonia.
Verso nord, la Necropoli etrusca di Cerveteri e Tarquinia rivela la radice più antica del Lazio. Nelle camere sepolcrali scavate nel tufo, affreschi di banchetti, danze e suoni restituiscono la vita di un popolo che amava celebrare la gioia dell’esistenza. Luoghi che profumano di mistero e che invitano al silenzio, come in un dialogo intimo con la memoria.
E poi c’è la Via Appia, la Regina Viarum, che da Roma si distende verso sud come una linea di tempo incisa nella pietra. Antica via consolare e oggi cammino dell’umanità, l’Appia racconta il viaggio come gesto universale: da chi partiva per conquista a chi, oggi, la percorre in cerca di sé stesso.
Nel cuore verde della regione, la Faggeta di Monte Raschio di Oriolo Romano e la Faggeta vetusta dei Monti Cimini custodiscono l’anima primordiale della natura. Boschi secolari dove la luce filtra come in una cattedrale e ogni passo risuona antico, ricordando all’uomo la sua fragile grandezza.
Ma il patrimonio del Lazio non vive solo nei luoghi: vive nei gesti, nei suoni, nei riti. È il Patrimonio Immateriale che accende i borghi e rinnova le radici di un popolo. Ad Arpino, la Corsa con la Cannata celebra da secoli forza, grazia e orgoglio femminile in un’antica sfida che anima le vie del borgo. A Viterbo, il Trasporto della Macchina di Santa Rosa accende la notte con una torre di luce portata a spalla da cento uomini, simbolo di fede e devozione condivisa. E poi la Transumanza, il lento passaggio delle greggi tra montagne e pianure, eco di un sapere pastorale che ancora oggi disegna il paesaggio e racconta il legame più autentico tra uomo e natura.
Infine, il Parco Nazionale del Circeo annoverato come Patrimonio dell'Uomo e della Biosfera, dove mito e realtà si abbracciano. Qui, tra dune dorate, mare e foreste, aleggia la leggenda di Circe, la maga che trasformava gli uomini in animali. È un luogo che custodisce l’incanto primordiale del Mediterraneo, dove il Lazio mostra il suo volto più selvaggio e poetico, continuando ad incantare.
Buon viaggio con Avion Tourism Magazine!
Angela Trivigno