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I Siti del Patrimonio Mondiale in Calabria

I Faggeti secolari della Foresta di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino)
 
L’Italia è uno dei due paesi al mondo, assieme alla Cina, a detenere il più alto numero di siti dichiarati Patrimonio Mondiale dall'Unesco, un patrimonio culturale e naturale che rappresenta la più alta eredità del passato da trasmettere intatta alle generazioni future: infatti sono ben 55 i luoghi scelti nella Penisola Italiana, di cui 5 sono riservati ai siti naturali.
 
Tra questi siti naturali si trova il Parco Nazionale del Pollino, dichiarato Patrimonio Mondiale nel 1988, gemma verde e incontaminata del Meridione italiano. Disteso tra le regioni della Calabria e della Basilicata, il Parco rappresenta la più grande area protetta d’Italia e una delle maggiori in Europa. Addentrarsi nel Parco Nazionale del Pollino è una scoperta che emoziona ad ogni passo percorrendo ciascuno dei numerosi sentieri nei suoi quasi 2000 ettari di superficie: per la rigogliosa e rara vegetazione, per la singolare fauna, per gli incomparabili panorami.
 
Massiccio del Pollino. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
Il sito deve il suo nome all’imponente Massiccio del Pollino posto al confine tra le due regioni, anche se l’area protetta si estende dal Cozzo del Pellegrino (conosciuto anche come Dorsale del Pellegrino) fino all’estremità settentrionale dell’Appennino Paolano. La flora stupisce con alcuni esemplari che risalgono addirittura alla preistoria, come il Pino Loricato, che è anche il simbolo del Parco e viene confidenzialmente chiamato ‘Zu Peppu’, alla stregua di un vecchio patriarca. Ma molte altre specie vi si trovano: tra gli alberi d’alto fusto domina il faggio che all’altezza di circa 1200 metri dà luogo alla distesa delle Faggete Secolari della Foresta di Cozzo Ferriero, il clou in questo caso del Patrimonio Mondiale, faggi che in alcuni casi assumono forme particolari, contorte, tanto da essere definiti ‘alberi serpenti’ e che stupiscono ogni visitatore.
 
Parco del Pollino. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
Crescono inoltre vari tipi spontanei di querce, come il Leccio, la Roverella, il Rovere oltre ad alcune specie di acero, come l’Acero di Monte, l’Acero d’Ungheria, l’Acero Napoletano, l’Acero Campestre, a cui si uniscono il Pino Nero e lo straordinario Abete Bianco. In una tale estesa foresta non mancano gli arbusti con i loro inebrianti aromi, come il Ginepro comune, il Ginepro rosso, il Mirto, l’Erica arborea o il Prunello e tanti altri.
 
Parco del Pollino. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
E oltre alle piante erbacee e a quelle officinali con la Lavanda, la Salvia, l’Origano, il Timo di varie specie, un tripudio di fiori esplode nell’area con le splendide campanule del Pollino, il Giglio Selvatico, il Ranuncolo Lanuto, la Peonia Pellegrina, la Genziana e tutte le più varie e colorate specie di orchidee. Nelle spianate si possono trovare anche i succosi frutti di bosco: fragoline, more di rovo, lamponi, con cui la popolazione locale realizza deliziose marmellate.
 
La Fauna del Parco del Pollino è anch’essa molto ricca e variegata, con specie particolari che in alcuni casi rappresentano un ‘unicum’ in tutto il territorio nazionale: una singolarità infatti è rappresentata dalla specie autoctona del Capriolo dell’Orsomarso, a cui fanno compagnia cervi, cinghiali, gatti selvatici, ghiri, lepri, lontre nei corsi d’acqua e lupi, martore, ricci, per finire con le elegantissime volpi rosse.
 
Capriolo dell’Orsomarso
 Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Cinghiali
 Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Volpe rossa
 Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
I rettili del Parco del Pollino sono tutti innocui, ad eccezione della vipera comune, e tra questi si trovano la testuggine comune, la testuggine palustre e il geco. E anche tra gli uccelli vi è una grande e rara varietà: l’aquila reale, l’allodola, il cardellino, la civetta, la gazza ladra, il gufo reale, il picchio nero e il rarissimo picchio verde.
 
Il Parco Nazionale del Pollino è un paradiso incontaminato conservato gelosamente nei suoi valori umani e culturali dalla popolazione locale. E a questo proposito occorre sostare nella cittadina di Civita (Cs), dove la comunità albanese, giunta in Italia circa 500 anni fa, tramanda ancora la sua storia e le sue tradizioni, con il Museo Etnico Arbëresh, dedicato alla cultura albanese, i suoi poetici vicoli con le case in pietra dove si respira ancora un’atmosfera d’altri tempi.
 
 Morano Calabro. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
Inoltre tra i paesi all’interno del Parco del Pollino, da visitare Morano Calabro (Cs), il paese presepe che è tra i cento borghi più belli d’Italia, con le sue case che si dispongono a cascata verso la piazza dove sorge la Chiesa Collegiata di Santa Maria Maddalena, con all’interno opere di Pietro Bernini. A Mezzana, una frazione di San Severino Lucano (Pz) sul lato settentrionale del Massiccio del Pollino, all’altezza di 1537 metri, si trova il Santuario della Madonna del Pollino, con la Chiesa e la Casa del Pellegrino, che accoglie tutti i devoti che vogliono sostare in questo luogo pieno di pace, ideale per un ritiro spirituale a contatto con la natura.
 
Come arrivare al Parco Nazionale del Pollino in aereo: gli aeroporti più vicini in cui si può fare scalo sono tutti nell'arco di circa 150-200 chilometri e sono l'aeroporto di Lamezia Terme a circa 150 km (tempo di percorrenza circa 1 ora e 30 minuti), l'aeroporto di Crotone a circa 200 km (tempo di percorrenza circa 2 ore), l'aeroporto di Napoli a circa 214 km (tempo di percorrenza circa 2 ore e 15 minuti),  l'aeroporto di Bari a circa 250 km (tempo di percorrenza circa 2 ore e 50 minuti). Dagli aeroporti si prosegue in auto fino a Rotonda (PZ), oppure in autobus con autolinee del territorio che si fermano a poca distanza da Rotonda (con partenze anche dalle città di Bari e Napoli).
 
Feste delle grandi macchine a spalla: la “Varia” a Palmi
Nel 2003 l'UNESCO ha approvato la Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. I Beni intangibili immateriali sono quei beni che hanno la funzione di salvaguardare le tradizioni culturali, etniche, artigianali che rappresentano l’espressione e i valori di gruppi o comunità.
 
La "Varia" di Palmi, festa tradizionale di origine antica che si tiene ogni anno ad agosto nella città calabrese di Palmi e che rientra nel Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO, celebra la devozione religiosa e l'abilità artigianale degli abitanti della città che costruiscono delle grandi macchine a spalla, chiamate "varie", per portare in processione le statue dei santi patroni della città. Durante la festa, le varie vengono portate in processione per le strade della città, accompagnate da canti, musica e fuochi d'artificio. Le varie sono costruite interamente a mano dai "varari", artigiani locali che tramandano l'arte della costruzione di queste macchine da generazioni.
 
La festa popolare della "Varia" a Palmi si tiene l'ultima domenica di agosto, in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona della città. La Varia, grande carro sacro alto 17 metri, è trasportato a spalla da 200 portatori (mbuttaturi), in processione per le vie della città. Sulla Varia trovano posto figuranti umani che rappresentano la Madonna, il Padreterno, i dodici Apostoli e gli angeli.
 
Viaggio in Italia nel Patrimonio Unesco: le feste delle grandi macchine a spalla Video: Copyright © MIC Ministero della Cultura italiano / Rai Cultura
 
La Calabria è una delle tante regioni italiane ad ospitare importanti siti del Patrimonio Mondiale. Per scoprirne altri visita i Siti del Parrimonio Mondiale in Italia.
 
Testo di Anna Glik
Aggiornamento a cura di Alisè Vitri
Avion Tourism Magazine
Foto: © Sisterscom.com, Shutterstock
Video: Viaggio in Italia nel Patrimonio Unesco Copyright © MIC Ministero della Cultura italiano / Rai Cultura
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Ente del Turismo e Unesco
www.parconazionalepollino.it - www.unesco.it
 

Dove dormire vicino al Parco Naturale del Pollino
Morano Calabro
Morano Calabro. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
paesi intorno al Parco Nazionale del Pollino si trovano nelle regioni della Calabria e della Basilicata e sono accoglienti offrendo diverse possibilità di soggiorno. Per trovare l'hotel ideale e le migliori offerte si può fare una ricerca tra i paesi d'interesse più vicini al Parco, qui sotto indicati.  
 
Parco Nazionale del Pollino
Hotel nei paesi della Calabria vicini al Sito del Patrimonio Mondiale:
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Grandi città nelle vicinanze
Hotel nelle grandi città vicine al Sito del Patrimonio Mondiale:
 
Hotel in Calabria e Basilicata
Hotel nelle due regioni in cui si trova il Sito del Patrimonio Mondiale:
 
 
DOVE ANDARE in calabria
Tour consigliati in Calabria
Scilla, Castello Ruffo, Calabria.
Scilla, Castello Ruffo, Calabria. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
REGGIO CALABRIA E SCILLA
Tour di un giorno da Tropea per esplorare la spettacolare Costa degli Dei in Calabria e visitare: Reggio Calabria, il Museo Nazionale con i due famosi Bronzi di Riace, Corso Garibaldi per lo shopping, il caratteristico villaggio di pescatori di Scilla e l'antico borgo di pescatori di Chianalea con il suo castello. Il tour comprende trasporto in bus o minibus con aria condizionata e guida turistica plurilingue. Durata: 1 giorno. Tour a Scilla e Reggio Calabria.
 
 
Matera
Matera, Basilicata. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 
MATERA E I SASSI
Tour a piedi di Matera, Sito italiano del Patrimonio Mondiale e Capitale Europea della Cultura 2019. Il tour inizia in Piazza Vittorio Veneto per ammirare: il suggestivo paesaggio dei Sassi (antichi quartieri di Sasso Barisano e Sasso Caveoso), le case nelle grotte, le chiese scavate nella roccia, la Cattedrale sulla collina da dove ammirare il centro storico di Matera e il Parco di Murgia Materana. Tour con una guida turistica locale certificata. Durata: 2 ore. Tour guidato a piedi dei Sassi Matera.
 
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