La splendida città costruita sul colle. Capitale italiana della cultura 2023
Chi arriva e vede Bergamo per la prima volta non può non pensare che buona parte della sua storia sia riposta nella splendida città costruita sul colle. Ed è proprio così: lassù sono concentrati ben 2.500 anni, tanti ne corrono dalle tracce di primi abitanti che risalgono al quinto secolo a.C. ad oggi.
Una vicenda appassionante e alla quale continuano ad aggiungersi altri particolari via via che nuove indagini archeologiche rivelano dettagli della città più antica. Non è un caso perciò che proprio la città alta offra al visitatore la possibilità di compiere una straordinaria escursione unendo alla bellezza dei monumenti di Bergamo e dei luoghi la scoperta del passato.
Bergamo antica: itinerario alla scoperta dei tesori della città
Vi suggeriamo di iniziare la scoperta di questa splendida città prendendo la funicolare che da Bergamo bassa (la stazione di partenza è dal viale Vittorio Emanuele) porta a Bergamo alta.Un breve percorso che consente di osservare da un punto di vista particolare lo sviluppo di Bergamo: la città moderna al piano che si è sviluppata soprattutto negli ultimi decenni e quella antica in alto, circondata dalla formidabile cerchia di mura venete che Venezia fece costruire nel ‘500.
Le Mura di Bergamo patrimonio mondiale dell'Unesco
Le Mura di Bergamo sono entrate nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO il 9 Luglio 2017 come Opere di difesa Veneziane tra il XVI ed il XVII secolo.
Sulle Mura Venete, le porte d'accesso, invitano alla scoperta dei tesori di Città Alta
Una volta arrivato, all’uscita il visitatore è accolto da uno spazio scenografico che sembra formato da quinte teatrali. Si tratta del Mercato delle Scarpe di Bergamo, una piazza che in passato fu un importante nodo di traffico: vi giungevano le strade provenienti da est, ossia da Venezia (via Porta Dipinta) e da ovest, ossia da Milano (via San Giacomo). Per la presenza di queste vie di comunicazione si ritiene che la piazza sia stata la sede del primo mercato della Bergamo romana.
La via Gombito, che si apre proprio di fronte all’uscita dalla funicolare, è identificata per il Decumano, una delle due principali strade (l’altra è il Cardo) della città romana che attraversava tutto l’abitato con direzione est-ovest. Un asse urbano che si è mantenuto intatto fino ad oggi.
Dai giardini della Rocca di Bergamo si godono splendide vedute della città
Nella stessa piazza, sul lato destro, inizia la via Rocca che con una breve salita porta alla sommità di un’altura - Colle di Santa Eufemia - dominata dalla Rocca, fortezza d’origine trecentesca più volte modificata e arricchita di difese. Secondo la tradizione, qui sorgeva il Campidoglio, edificio molto importante nella struttura della città romana.
Il percorso del Decumano offre il piacere di una bella passeggiata tra vetrine di negozi, bar,ristoranti ed edifici antichi a partire dalla Bergamo Medievale (non trascurate le via adiacenti), ma della città romana fin qui non c’è niente che possa essere visto. Nello spazio angusto del colle si è demolito e costruito più volte e i resti della prima città sono nel sottosuolo. Tutte le volte che avviene uno scavo un po’ ampio, ecco affiorare tracce della Bergamo dell’età di Giulio Cesare o di Augusto. E fu proprio in occasione di uno di questi scavi che sono state individuate anche le fondazioni di capanne dell’età del Ferro, primo segno, risalente a ben 2.500 anni fa, di un insediamento sul colle di Bergamo.
Più avanti si innalza una massiccia torre che sembra sia stata costruita proprio per presidiare questo che era il cuore della viabilità della Bergamo romana, nel punto dove il Decumano incrociava il Cardo (con direzione nord-sud) rappresentato oggi dalle vie San Lorenzo e Mario Lupo. Non a caso l’incrocio si chiama Gombito, “Compitum”, che porta direttamente alla toponomastica romana.
Dopo piazza Vecchia il percorso continua lungo la seconda parte del Decumano, che in questo tratto corrisponde con la via Colleoni. Qui, sotto la fontana di Sant’Agata, sull’angolo con l’omonima via, sono stati trovati i resti di un mosaico appartenente a una casa romana.
La passeggiata si conclude al grande complesso della Cittadella, che ospita in un settore il Museo Archeologico. Qui attraverso statue, lapidi, urne, are, oggetti esposti nelle vetrine è possibile approfondire la conoscenza della Bergamopiù antica. Ci sono anche gli affreschi che decoravano le pareti di una abitazione d’epoca romana di cui con meticoloso lavoro di recupero e di restauro sono stati ricostruiti tre ambienti come erano in origine: sopra avevano innalzato una torre Medievale e la “domus” era stata dimenticata scomparendo nel sottosuolo. Quasi una piccola Pompei.
Gusti e sapori della bergamasca
I ristoranti di Bergamo Bassa e Alta sono numerosi ed offrono gustosi piatti della cucina locale con menù tradizionali che comprendono salumi e formaggi della bergamasca, polenta e dolci, accompagnati da birre e vini prodotti in loco.
Si puo' scegliere tra osterie e taverne o i tradizionali ristoranti fino a quelli stellati con rinomati chef. Tante le pizzerie, i bar, i caffè e le pasticcerie dove poter gustare pizze, focacce e panini in qualsiasi momento della giornata. L'ideale è scegliere una location strategica che consenta di vedere durante il pranzo, l'aperitivo o la cena le splendide vedute panoramiche della città.
Cuore della vita politica e amministrativa di Bergamo questa piazza incominciò a prendere forma nel ‘400 e fu poi con l’inizio della dominazione veneziana che acquistò fattezze rinascimentali. Al centro di Piazza Vecchia si trova la fontana donata alla città dal Podestà veneziano Alvise Contarini nel 1780. Sul lato est, il Palazzo rivestito di marmo candido ospita la Biblioteca Civica Angelo Maj.
Alle spalle del Palazzo della Ragione, in Piazza Duomo, si trovano la Cattedrale, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni, il Battistero e il Vescovado.
La Torre del Comune, simbolo della città Medievale, è alta 52 metri. Raggiungibile con un modernissimo ascensore, offre splendide vedute sul centro storico di Bergamo Alta, sulla catena delle Alpi e su Piazza Vecchia. La Torre, è conosciuta anche con il nome di Campanone per la grande campana che batte tutte le sere, alle ore 22.00, più di 100 colpi per ricordare l’antico coprifuoco, ovvero l’antica chiusura serale delle porte della città. Accanto si trova il Palazzo della Ragione sulla cui facciata spicca il leone di San Marco.
La cattedrale è intitolata al patrono della città Sant’Alessandro Martire e custodisce al suo interno capolavori da non perdere come la Madonna col Bambino e Santi del pittore bergamasco Giovan Battista Moroni e la tela raffigurante il Martirio di San Giovanni VescovodiTiepolo posta dietro l’altare costruito su disegni di Filippo Juvara.Sotto il portico del Palazzo della Ragione c'è l'accesso all'area archeologica sotto la basilica e che testimonia i vari passaggi della storia della cattedrale fin dal periodo paleocristiano.
I bergamaschi decisero di costruire la Basilica dove già sorgeva la chiesetta di Santa Maria. I lavori iniziarono nel 1137 su progetto di un non noto “magistro Frido”. Verso la metà del ‘300 Giovanni da Campione ebbe l’incarico di costruire l’ingresso monumentale a nord con il protirosostenuto daleoni di marmo rossi. Il protiro a sud è sostenuto invece da leoni di marco bianco. Il grandioso interno Romanico venne trasformato da una fastosa decorazione Barocca. Per patrimonio storico e artistico, la Basilica è il maggior monumento cittadino.
Questa via collega il Sentierone e il Borgo San Leonardo che fu a lungo il cuore del commercio e dei traffici della città e del territorio. Qui confluivano le merci provenienti dal Porto di Venezia e proseguivano alla volta di Milano e della Valtellina. Oggi, la via XX settembre di Bergamo è un viale pedonale ed è il centro dello shopping cittadino.
Alla fine del Sentierone si trova la Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano al cui interno, dietro l'altare maggiore è possibile ammirare la Pala Martinengo uno dei capolavori di Lorenzo Lotto risalente al 1516.
Il Teatro Donizetti sorge su un’area dove in passato, durante la Fiera di Sant’Alessandro, si svolgevano spettacoli in una struttura di legno. Nel 1786 l’impresario Bortolo Riccardi realizzò un teatro in muratura e nel 1987, stesso anno in cui fu intitolato al grande compositore Gaetano Donizetti, in occasione del centenario della nascita venne realizzata la facciata su progetto dell’architettoPietro Via. Nel 1934 il Teatro Donizetti divenne proprietà del Comune di Bergamo e da allora ospita importanti manifestazioni come Bergamo Jazz e il Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti.
Musei a Bergamo
Numerosi sono i musei che si possono visitare a Bergamo. Nel complesso Visconteo della cittadella sono situati il Museo Civico di Scienze Naturali e il Museo Archeologico.
Fu il Conte Giacomo Carrara a ideare l’istituzione ma sfortunatamente morì prima che fosse completata nel 1810. La costruzione in stile Neoclassico del Palazzo dell’Accademia fu progettata da Simone Elia. Con quasi duemila dipinti, collezioni di sculture, disegni e stampe, l’Accademia Carraradi Bergamo è una delle più importanti d’Italia. Tra gli artisti più noti esposti: Tiziano, Raffaello, Tiepolo, Mantegna, Bellini, Botticelli, Lotto, Canaletto e Guardi.
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea La sede, realizzata in due ex conventi, con 1500 metri quadrati di superfici espositive fu inaugurata nel 1991, su progetto di Vittorio Gregotti. La Galleria Gamec da spazio all’arte contemporanea con mostre permanenti e mostre temporanee, integrate da iniziative didattiche e attività culturali. Cuore del Museo è la Collezione Manzù composta da sculture, dipinti, disegni e incisioni del grande artista bergamasco.
Il museo, intitolato a Mons. Adriano Bernareggi, è allestito nel cinquecentesco Palazzo Bassi Rathgeb donato alla Diocesi. Il Vescovo diBergamo, a partire dagli anni Trenta, raccolse opere d’arte, immagini di culto e oggetti di uso liturgico. Il percorso interno al museo offre la possibilità di conoscere queste straordinarie testimonianze intimamente legate alla storia di Bergamo e della Chiesa bergamasca.
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Tour ed escursioni a Bergamo e dintorni
Tour guidati della città ti faranno scoprire la sua storia e i suoi misteri. La provincia con le sue valli e il Lago d'Iseo meritano una visita. Scopri le destinazioninelle vicinanze di Bergamo.
Tour privato guidato a piedi di 2 ore e 30 minuti in Città Alta. Il tour inizia da Piazza Mercato delle Scarpe e prosegue verso la Rocca diBergamo da cui ammirare una vista sulla Città Bassa.
Il tour porta poi a Piazza Vecchia, cuore di Città Alta, Piazza Duomo con la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cattedrale, il battistero e la Cappella Colleoni. Lungo la strada, negozi, ristoranti e caffetterie. Il tour termina alla Cittadella, costruita dalla famiglia Visconti nel XIV secolo.
Visita guidata privata di 2 ore e 30 minuti in Città Bassa, il centro moderno di Bergamo. Partendo dalla stazione ferroviaria, si cammina lungo il viale principale fino a raggiungere Porta Nuova per ammirare all’orizzonte una splendida vista di Città Alta. Qui si attraversa il “Sentierone” fino alla Torre dei Caduti. Il tour prosegue fino all’antico Chiostro di Santa Marta e si conclude passeggiando tra negozi, boutique e ristoranti, dove assaggiare “polenta e osei”, il tipico dessert bergamasco.
Tour di un giorno da Bergamo, in pullman, fino alla terra del vino: Franciacorta. Gusterai alcuni piatti tradizionali accompagnati da un bicchiere di prosecco. Dopo pranzo, la guida ti accompagnerà in uno dei migliori vignetidella Franciacorta, per degustare vini e incontrare alcuni dei produttori locali che ti spiegheranno tecniche utilizzate per produrre i vini.
Dopo 2 ore nel vigneto, si prosegue il tour al Franciacorta Design Outlet per qualche ora di shopping.
Il cammino lento, a tappe, che congiunge le due città, attraverso paesaggi collinari, lacustri e le zone prealpine. Centotrenta chilometri, trentasei comuni attraversati, due siti UNESCO, otto cammini incrociati, tre aree vitivinicole. E ancora: parchi, PLIS, riserve, il lago d’Iseo. Questa è la Via delle Sorelle, il cammino che unisce Brescia a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023.
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