Il treno per l’aeroporto di Milano Bergamo rivoluzionerà la mobilità lombarda
Milan Bergamo Airport si prepara a vivere una trasformazione epocale: l’arrivo del collegamento ferroviario diretto con la stazione di Bergamo, previsto entro il 2026, dopo le Olimpiadi di Milano e Cortina. Un progetto che non riguarda solo il trasporto, ma il modo stesso di concepire il viaggio, ponendo al centro accessibilità, sostenibilità e qualità dell’esperienza passeggero.
Durante il convegno “Un modello di esercizio per il collegamento ferroviario con l'aeroporto di Bergamo" tenutosi oggi al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo ed aperto dall'intervento istituzionale del Presidente di SACBO Giovanni Sanga, il professor Stefano Paleari (UniBG), Diego Deponte (Systematica) e Gianni Scarfone (CIFI) nelle loro rispettive analisi per SACBO, hanno spiegato come il treno rappresenta una leva strategica di crescita e innovazione, in grado di trasformare l’aeroporto in un nodo di mobilità moderno e multimodale, capace di servire non solo chi vola, ma l’intero territorio lombardo.
Accessibilità e centralità: due parole chiave
Finora l’aeroporto di Bergamo, terzo in Italia per traffico con oltre 17 milioni di passeggeri nel 2024, si è basato quasi esclusivamente sull’accesso su gomma. Ma, come sottolinea Paleari, non è la distanza a determinare la centralità di un aeroporto, bensì il tempo e la facilità di accesso.
L’arrivo del treno cambierà radicalmente la geografia della mobilità lombarda: l’aeroporto diventerà raggiungibile in 7 minuti dal centro di Bergamo e in circa 50 minuti da Milano Centrale, stabilizzando i tempi di viaggio e riducendo la dipendenza dal traffico stradale.
Un vantaggio che farà di Milan Bergamo Airport uno scalo più efficiente, sostenibile e competitivo anche a livello europeo.
Il nuovo collegamento ferroviario
Il progetto, sviluppato da SACBO in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, prevede:
- una nuova linea ferroviaria a doppio binario di 5,3 km tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto;
- una stazione “Bergamo Aeroporto” con quattro binari di testa direttamente collegati al terminal;
- un raddoppio della tratta Ponte San Pietro-Bergamo e l’adeguamento delle linee verso Milano, Brescia e Treviglio;
- una nuova intermodalità integrata tra treno, bus e servizi aeroportuali.
L’infrastruttura è progettata per accogliere oltre 250 treni al giorno, con frequenze fino a un treno ogni 8 minuti tra città e aeroporto.
I tempi di viaggio e i nuovi collegamenti
Secondo lo studio di Systematica–PTS Clas, i tempi di percorrenza saranno competitivi con l’auto:
Il collegamento offrirà più di 400 corse giornaliere, di cui:
- 80 treni “Caravaggio Express” senza fermate intermedie tra Bergamo e Milano Lambrate (tempo di percorrenza: 58 minuti)
- 74 treni regionali via Monza e Carnate (tempo di percorrenza: 68 minuti)
- 260 collegamenti metropolitani Bergamo–BGY. 7 treni/ora per direzione (ogni 8 minuti) solo 7 minuti di percorrenza tra la città e l’aeroporto
- collegamento con Treviglio e l’Est Lombardia: 2 treni/ora (linea S31) tempo di percorrenza 40 minuti fino a Treviglio Centrale, con connessioni per Brescia, Verona, Cremona, Bolzano e il Lago di Garda.
Cosa cambia per i passeggeri
Per chi vola, il treno sarà la soluzione più rapida e comoda per raggiungere lo scalo, senza stress da parcheggio o traffico.
Il collegamento sarà utile anche per pendolari, studenti, ricercatori e lavoratori aeroportuali, creando un servizio ferroviario realmente integrato nella vita quotidiana del territorio.
Un’esperienza di viaggio più fluida e sostenibile
Il treno non è solo un mezzo, ma parte integrante dell’esperienza passeggero.
Viaggiare da Milano o da Bergamo fino al gate diventerà più lineare, confortevole e prevedibile, con vantaggi anche ambientali: la nuova linea consentirà una riduzione fino al 30% dei tempi di viaggio e una diminuzione significativa delle emissioni di CO₂ rispetto al trasporto su gomma.
Si stima che, nei primi anni di esercizio, la quota di passeggeri che useranno il treno possa raggiungere il 25–30%, per poi crescere fino al 50% entro il 2030, replicando il successo del Malpensa Express (nato negli anni '90), che oggi trasporta oltre 5 milioni di passeggeri l’anno.
Un aeroporto connesso e competitivo
La nuova infrastruttura renderà Milano-Bergamo il primo aeroporto italiano con un modello ferroviario “a rete”, connesso non solo con Milano ma con tutti i capoluoghi lombardi.
Entro il 2030 sono ipotizzabili sviluppi futuri, come:
- un collegamento diretto Bergamo Aeroporto (BGY) con Malpensa (MXP) via Monza e Milano Porta Garibaldi (collegando a BGY anche i territori di Saronno e di Busto Arsizio);
- l’interscambio con l’Alta Velocità alla futura stazione di Segrate–Milano Est;
- nuovi binari dedicati per migliorare la capacità e la puntualità dei treni (da Melzo a MI Lambrate)
A seguito dei suddetti potenziamenti e in relazione all’andamento della domanda aeroportuale, la frequenza dei treni veloci da Bergamo Aeroporto a Milano potrà essere incrementata da 2 a 3 treni/h per direzione, prevedendo un numero maggiore di treni Fast «Caravaggio Express» senza fermate intermedie tra Bergamo C.le e Milano Porta Est.
Un’infrastruttura che racconta il territorio
Il progetto ferroviario non è solo un’opera di ingegneria, ma anche un segno identitario: la nuova stazione e i percorsi di accesso saranno pensati per integrare l’aeroporto con la città e con il paesaggio lombardo. Materiali, luci e spazi racconteranno l’anima di Bergamo, città patrimonio UNESCO, proiettata verso un futuro di innovazione e sostenibilità.
Al convegno “Un modello di esercizio per il collegamento ferroviario con l'aeroporto di Bergamo" sono intervenuti:
- Giovanni Sanga (Presidente SACBO),
- Paolo Franco (Assessore Regione Lombardia),
- Pasquale Gandolfi (Presidente Provincia di Bergamo),
- Elena Carnevali (Sindaca di Bergamo),
- Franco Lucente (Assessore ai Trasporti e Mobilità Sostenibile Regione Lombardia),
- Diego Deponte (Systematica),
- Paolo Lio (PTS Clas),
- Gianni Scarfone (Consigliere di amministrazione SACBO e CIFI Milano),
- Giorgio Spadi (Preside CIFI sezione di Milano)
- Stefano Paleari (Università di Bergamo).