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Arad

Arad, la piccola Vienna di Romania
Fu con questa espressione che Arad venne definita dallo storico, poeta e primo ministro rumeno Nicolae Lorga all’inizio del Novecento in occasione di una sua visita alla città. In effetti molte sono le caratteristiche che accomunano la città romena alla capitale dell’impero austro-ungarico, sia nell’impianto urbanistico sia nello stile degli edifici che vi si innalzano, tra cui spicca per la sua imponenza Palazzo Cenad.
 
Palazzo Cenad
Posta a soli trenta chilometri dal confine ungherese, Arad si stende nei pressi delle prime colline della Transilvania sulle rive del fiume Mures, fiume che nasce dai Carpazi, nell’Ovest del paese. Dopo essere stata sotto il dominio ungherese nel IX secolo, solo dal 1329 fu riconosciuto ad Arad lo status di città, che le rimase fino alla metà del ‘500 quando cadde sotto il giogo ottomano. Bisognerà aspettare il governo del principe Michele il Bravo, vincitore sui Turchi,  perché potesse conoscere un nuovo breve periodo di indipendenza dal 1595 al 1615.
 
La conquista da parte del regno austriaco segnò una svolta nei destini della città, che dal 1687 cominciò a prosperare dal punto di vista economico e demografico. Nel 1870 la città era considerata la più popolosa della Transilvania, con i suoi 32000 abitanti, le sue strade illuminate a gas e il fervore delle sue imprese. Tra queste, data la presenza di abbondante legname proveniente dalle numerose foreste circostanti, vennero creati molti mobilifici alcuni dei quali acquisirono grande fama anche oltre i confini dell’impero, aziende a cui nel corso di pochi anni si affiancarono quelle di locomotive, di motori per auto, di tessili, di orologi e giocattoli. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, l’esercito rumeno con il Sesto Corpo degli Alpini entrò nella città che fu annessa al regno di Romania.
 
 
La Fortezza
La fortezza di Arad
I monumenti che vi si trovano punteggiano le fasi della sua storia, a cominciare dalla Fortezza di Arad, costruita ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa e di suo figlio Giuseppe II nella seconda metà del Settecento. La fortezza, considerata vero capolavoro dell’ingegneria militare, si estende su un’ansa del fiume Mures che la circonda per tre lati. Ha la forma di una stella doppia a sei punte all'interno della quale si trovano edifici militari e caserme.
 
Sul lungofiume si estende anche il Palazzo della Cultura, realizzato nel 1913 su progetto dell’architetto locale Ludovic Szantay in stile Eclettico: vari sono infatti gli stili presenti nella sua struttura architettonica, dal Neoclassico al Gotico fino al Rinascimento italiano. Attualmente il Palazzo ospita una sala per concerti e una interessante, anche se piccola, sezione archeologica in cui sono esposti reperti provenienti da scavi nei dintorni di Arad. Ma vi sono anche altre sezioni dedicate alla rivoluzione del 1848 e ad alcuni esemplari di arte popolare, che vanno dal ricamo agli oggetti in ceramica e fino agli attrezzi agricoli.
 
Nel Palazzo ha sede anche la prestigiosa Società Filarmonica di Arad. Dal genio dello stesso architetto Ludovic Szantay nacque il progetto della Chiesa Evangelica detta la Chiesa Rossa, dal colore dei mattoni rossi usati per la sua costruzione, con una torre campanaria alta 46 metri. Interessante all’interno un magnifico elaborato pulpito e l’altare Gotico ornato da un dipinto che raffigura Gesù in preghiera nell’orto del Getsemani.
 
Tra gli edifici dedicati alla cultura spicca il Teatro Ioan Slavici, in stile Neoclassico, intitolato al celebre scrittore e giornalista romeno nato nel vicino villaggio di Siria.
 
La Ciorba
I piatti tipici
La campagna di Arad è cosparsa di vigneti da cui si ricavano vini molto apprezzati, come tra i rossi il Merlot e il cabernet e tra i bianchi il Cadasca con la vite di Fedescà per vini leggeri e secchi. La cucina tipica risente dell’influenza turca, data la lunga permanenza degli ottomani nella regione: il piatto più diffuso è la Ciorba, una zuppa di carne e verdure, ma notevoli sono anche le sarmale, involtini di foglie di verza o di vite farciti di carne, riso e verdure e fortemente speziati.
 
Dove dormire ad Arad
 

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STELLE
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LUOGHI DI INTERESSE
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Testi di Anna Glik

Foto: Sisterscom.com, Shutterstock

Video: www.romania.travel

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Uffici Turistici
Ufficio Turistico di Arad
Blvd. Revolutiei 84-86
Dove andare
Monumenti
BULEVARDUL REVOLUTIEI
Sull’ampio viale alberato, Bulevardul Revolutiei è possibile vedere l’imponente Palazzo bianco del Municipio del 1875, il Palazzo della Cultura del 1911-1916, la Chiesa Rossa neo-Gotica e Secessionista del 1906, la grande cupola della Chiesa Cattolica Romana risalente al 1902-1904 e il classico Teatro di Stato del 1874.
 

SINAGOGA
Str. Dobra 10
Costruita tra il 1827 e il 1834 in tipico stile Moresco, la grande sinagoga ebraica ortodossa è caratterizzata vetrate e splendide porte di bronzo che mostrano simboli ebraici. La porta conduce nella sinagoga di cinque piani sormontata da una grande cupola. Un enorme organo, noto per essere uno dei migliori in Europa, copre un’intera parete.
 

TEATRO ANTICO
A est di Piata Avram si trova il Teatro Antico risalente al 1817 dove il poeta nazionale Mihai Eminescu una volta lavorava. Divenne il Cinema Urania nel 1903, ma ora è in fase di restauro per ritornare ad essere un teatro.
FORTEZZA DI ARAD
La Fortezza di Arad (Cetatea Aradului) in stile Vauban con una forma di stella a sei punte, fu costruita sotto gli ordini dell’Imperatrice Maria Teresa D’Asburgo tra il 1763 e il 1783.
 
Musei
COMPLESSO MUSEALE DI ARAD
Piata George Enescu 1
Il Museo Arad fu inaugurato nel 1893 e spostato, anni dopo, nel 1913, nel Palazzo della Cultura. Oltre a mettere in mostra vecchi cimeli, collezioni di storia archeologica e medievale, è stata aperta anche una galleria d’arte europea. Dopo una riorganizzazione radicale, oggi il museo gestisce una collezione di oltre 125.000 pezzi e svolge un ruolo attivo nella crescita culturale di Arad.
www.museumarad.ro

Escursioni
VIGNETI DI MINIS MADERAT
I vigneti di Arad si estendono sulle colline che circondano la parte occidentale dei Monti Zarand, tra Lipova e Pancota. Stella della regione è la vigna Minis che durante un concorso a Londra nel 1862 ha ricevuto il premio più ambito. Più di un secolo prima i vini di Minis furono esportati in Inghilterra, Svezia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e anche America.
www.wineprincess.ro
 
FORTEZZA SOIMOS (Cetatea Soimos)
A est di Lipova, si possono visitare le rovine di pietra della Fortezza Soimos, un tempo guardia della rotta commerciale tra la Transilvania e Crisana. Risalente al XIII secolo, la fortezza fu in seguito abbandonata intorno al 1790.
www.catesoimos.ro
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