15 luglio 2022

Piero Marussig. Camera con vista su Trieste

Fino al 9 ottobre 2022 Trieste rende omaggio a uno dei maggiori esponenti dell’arte del Novecento Italiano con la mostra su Piero Marussig
«Sono tornato a Trieste nella mia casa di campagna. E lì ho cominciato a riflettere e controllarmi sulla natura. A Parigi dipingevo una sorta di post impressionismo a modo mio; a Trieste facevo dei paesaggi nei quali mi importava di rendere soprattutto le unità di colore. Non andavo cercando il colore degli oggetti: la realtà mi appariva dominata da un’irradiazione luminosa, della quale mi studiavo di cogliere il senso tonale […]».
Piero Marussig
 
Piero Marussig. Autoritratto con la moglie, 1911
Piero Marussig. Autoritratto con la moglie, 1911. Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
Trieste rende omaggio a uno dei maggiori esponenti dell’arte del Novecento Italiano, con la mostra Piero Marussig. Camera con vista su Trieste che include alcuni indiscussi capolavori provenienti dal Civico Museo Revoltella e da collezioni private, che saranno visibili fino al 9 ottobre presso il Civico Museo Sartorio, una casa-museo incastonata sul colle di San Vito di Trieste. Il progetto di allestimento presenta i momenti salienti dell’opera di Marussig: il periodo triestino con le opere realizzate nella sua villa di Chiadino, borgo di Trieste, e quello milanese durante il quale l’artista è tra i fondatori del Novecento Italiano.
 
Piero Marussig. Siesta, 1912.
Piero Marussig. Siesta, 1912. Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
È il 1906 quando Piero Marussig rientra a Trieste dopo aver soggiornato a Monaco, Roma, Vienna, Parigi: acquista una villa in collina, conosciuta più tardi come Villa Maria, ora semi-distrutta, un buen retiro, fonte di ispirazione e vero soggetto di molte sue opere, alcune delle quali sono da oggi (e fino al 9 ottobre) esposte al Civico Museo Sartorio di Trieste per la mostra “Piero Marussig. Camera con vista su Trieste”, promossa dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo e curata dalle storiche dell’arte Alessandra Tiddia, curatore e conservatore al Mart-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Lorenza Resciniti, conservatore del Civico Museo Sartorio di Trieste.
 
Piero Marussig. Concertino nel parco (1916).
Piero Marussig. Concertino nel parco (1916). Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
La mostra rende omaggio a Piero Marussig, uno dei maggiori esponenti dell’arte del ‘900 a Trieste e in Italia, con alcuni indiscussi capolavori provenienti dal Civico Museo Revoltella e da collezioni private. Il progetto di allestimento, a cura della storica dell’arte Federica Luser per Trart, presenta i momenti salienti dell’opera di Marussig. Quello triestino raccolto nella villa di Chiadino e quello milanese in cui l’artista è protagonista della stagione di Novecento Italiano.
 
Piero Marussig. Ragazza con la rosa (1928)
Piero Marussig. Ragazza con la rosa (1928). Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
Siesta (1912), Serata a Trieste (1914), Concertino nel parco (1916) sono solo alcune delle opere presenti in mostra: dipinti impregnati di un senso di agiatezza intima, quella “Gemütlichkeit” difficilmente traducibile con un sinonimo italiano, ma che corrisponde a un senso di armonia tra sé stessi e l’ambiente circostante. I dipinti di Piero Marussig sono finestre aperte sulla città e chiuse a contenere un mondo intimo fatto di affetti e “piccole e belle cose”.
 
Piero Marussig. Scorcio della villa 1915.
Piero Marussig. Scorcio della villa 1915. Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
Il progetto di allestimento si sofferma poi sul periodo milanese, iniziato nel 1919 con la prima mostra personale alla Galleria Vinciana a Milano, che apre all’artista le porte della critica e quelle del salotto di Margherita Sarfatti, introducendolo di fatto nel milieu artistico italiano. Nel 1920 Marussig si trasferisce nella città lombarda e da quel momento in poi espone a fianco di quei pittori che credono nella traduzione delle modalità classiche italiane in un linguaggio moderno: Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Ubaldo Oppi, Mario Sironi.
 
Piero Marussig. Donna che dorme, 1917.
Piero Marussig. Donna che dorme, 1917. Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.
 
Accostando la propria ricerca a quella dei colleghi, Piero Marussig abbandona il colore espressivo e dà maggiore solidità alle sue figure, trasformando quella intima quotidianità tipica delle opere “triestine”, in una dimensione sospesa e idealizzata. Fino al 1932 Piero Marussig parteciperà a tutte le attività del gruppo esponendo a importanti esposizioni in Italia e all’estero.
 
Piero Marussig. Nudo sul divano, 1915.
Piero Marussig. Nudo sul divano, 1915. Credit: © Trieste Cultura / Comune di Trieste.

Informazioni sulla mostra Piero Marussig. Camera con vista su Trieste 
Civico Museo Sartorio, Largo Papa Giovanni XXIII, 1, Trieste. Orari: da giovedì a domenica, dalle 10.00 alle 17.00; fino alle 21.00 in occasione degli spettacoli di Trieste Estate 2022. Ingresso libero. Mostra visitabile fino al 9 ottobre 2022.
 
A cura di Niccolò Villa
Avion Tourism Magazine
Fonte testo: © Ufficio Stampa Trieste Convention & Visitors Bureau / Trieste Cultura
Foto e visual per uso editoriale: © Trieste Cultura / Comune di Trieste
 

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Trieste. Foto uso editoriale: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 

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