14 ottobre 2023

La mostra "Morandi 1890-1964"

Fino al 4 febbraio 2024 al Piano Nobile di Palazzo Reale di Milano una delle più importanti e complete retrospettive sul pittore bolognese realizzate negli ultimi decenni
A distanza di più di trent’anni dall’ultima rassegna, Milano dedica una grande mostra a Giorgio Morandi per celebrare il rapporto elettivo tra la città e il pittore bolognese. Erano lombardi o vivevano a Milano i primi grandi collezionisti di Morandi come Vitali, Feroldi, Scheiwiller, Valdameri, De Angeli, Jesi, Jucker, Boschi Di Stefano, Vismara - parte delle cui raccolte furono donate alla città - e milanese era la Galleria del Milione, con la quale il pittore intrattenne un rapporto privilegiato.

Morandi 1890-1964, ideata e curata da Maria Cristina Bandera, per estensione e qualità delle opere è tra le più importanti e complete retrospettive sul pittore bolognese realizzate negli ultimi decenni, in continuità con il consolidato apprezzamento della sua opera in prestigiose sedi internazionali, dal Metropolitan Museum di New York (2008), al Pushkin di Mosca (2017), al Guggenheim di Bilbao (2019).
 
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
 
Un corpus espositivo di circa 120 opere ripercorre l’intera opera dell’artista bolognese - cinquant’anni di attività, dal 1913 al 1963 - attraverso prestiti eccezionali da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private, a partire da quelli del Museo Morandi | Settore Musei Civici Bologna e delle raccolte milanesi a cui si aggiungono i prestiti internazionali.
Il percorso espositivo segue un criterio cronologico con accostamenti mirati e inediti che documentano l’evoluzione stilistica e il modus operandi del pittore, nella variazione dei temi prescelti - natura morta, paesaggio, fiori e solo raramente figure - e delle tecniche - pittura, acquaforte e acquerello.
 
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
 
A metà percorso, una suggestiva installazione video, realizzata in collaborazione con il Museo Morandi del Settore Musei Civici Bologna, ripropone al visitatore la camera-studio di Via Fondazza a Bologna, oggi museo, dove Morandi visse e lavorò fino ai suoi ultimi giorni, accompagnata da frammenti audio di un’incisiva radio-intervista al pittore di Peppino Mangravite, insegnante alla Columbia University (1955).
 
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
 
Il percorso si suddivide in 34 sezioni che documentano il primo contatto con le avanguardie, tra cézannismo, cubismo e futurismo (1913-1918, sezioni 1-3), il personale accostamento alla metafisica (1918-1919, sezione 4), il ritorno al reale e alla tradizione (1919-1920, sezioni 5-6), le sperimentazioni degli anni ’20 (1921-1929, sezioni 7-10), l’incisione e la conquista della pittura tonale (1928-1929, sezione 11), la maturazione di un linguaggio tra senso costruttivo e tonale e la variazione dei temi negli anni ’30 (1932-1939, sezione 12), negli anni ’40 (1940-1949, sezione 13-20) e negli anni ’50, in direzione di una progressiva semplificazione (1950-1959, sezioni 21-28), l’acquerello (1956-1963, sezione 29), infine, la tensione tra astrazione e realtà negli anni conclusivi (1960-1963, sezioni 30-34), in cui è toccata l’essenza della realtà, la sostanza di una ricerca durata tutta una vita.
 
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
 
La mostra apre con il 1913 e i capolavori d’avanguardia, una personale assimilazione della nuova spazialità cubista lungo la traiettoria Giotto-Cézanne e si conclude nel 1963, con una pittura rarefatta e portata all’estremo della verosimiglianza formale, sintesi di uno scavo cinquantennale nella realtà secondo il celebre postulato morandiano: “ritengo che non vi sia nulla di più surreale, nulla di più astratto del reale”.
 
L’intera esperienza morandiana si muove tra questi due poli: un confronto precoce con le novità artistiche internazionali - di lui si può parlare di operosa solitudine ma non di isolamento - e la formulazione di un linguaggio capace ancora oggi di tradurre le inquietudini della modernità.
Era sua convinzione – dichiarava nel 1955 - che “le immagini e i sentimenti suscitati dal mondo visibile, che è un mondo formale”, siano “inesprimibili a parole”. Il compito dell’arte – proseguiva quasi come vaticinio per le nuove generazioni – è quello di “far cadere quei diaframmi”, “quelle immagini convenzionali” che si frappongono tra l’artista e la realtà."
 
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
MORANDI 1890-1964 Foto ad solo per uso editoriale. Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
 
Il suo universo simbolico costituito da oggetti tra i più comuni, scelti per la loro immutabilità, immunizzati dalla realtà e sospesi della loro funzione, già preparati da una sorta di “prima pittura” con la polvere posata dal tempo o l’aggiunta di velature pittoriche, è pretesto per “far cadere” quel diaframma, per disvelare ciò che della realtà è astratto. Anche i motivi dei suoi paesaggi, o “paesi”, come preferiva chiamarli, erano sempre desunti dalla realtà visibile: “Lavoro costantemente dalvero” (Morandi 1929-1930).

Il catalogo “Giorgio Morandi 1890-1964”, è edito da 24 Ore Cultura che ha pubblicato anche 2 volumi dedicati al maestro: Giorgio Morandi”, a cura di Maria Cristina Bandera, per la collana “Una vita per l’arte”, e la graphic novel di Maicol & MircoNatura Morta. Una domanda a Giorgio Morandi.
I volumi sono disponibili all’interno del bookshop della mostra, nelle librerie e online.
 
Maria Cristina Bandera
La mostra è curata da Maria Cristina Bandera, storica dell’arte e studiosa specialista di Morandi, già curatrice di importanti mostre internazionali dell’artista (Firenze, Fondazione Longhi, 2005; NewYork, Metropolitan Museum, 2008; Bologna, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, 2009; Alba, Fondazione Ferrero, 2010; Lugano, Museo Cantonale 2012; Bruxelles, Bozar, 2013; Firenze, Fondazione Longhi, 2014; Roma, Complesso del Vittoriano, 2015; Mosca, Museo Puskin, 2017; Firenze, Museo Novecento, 2019), accompagnate da cataloghi con rigorosi studi scientifici. Suoi saggi sono inoltre presenti in altri cataloghi di rassegne sul maestro (Porto Alegre, Fundaçāo Iberê Camargo, 2012; Hyogo, Prefectural Museum of Art - Tokyo, Station Gallery – Iwata Museum, 2015; Bilbao, Museo Guggenheim 2019).
 
Informazioni sulla Mostra MORANDI 1890-1964  
Date: dal 5 ottobre al 04 febbraio 2024.
Dove: Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano.
Orari: Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10-19:30; giovedì 10-22:30; lunedì chiuso.
Biglietti: Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 / € 10,00 | Scuole € 6 | Audioguida inclusa
Informazioni: palazzorealemilano.it | mostramorandi.it | ticket24ore.it | +39 02 54912.
 
A cura della redazione, Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto solo per uso editoriale:  Copyright © Ufficio stampa Mostra / Civitas Mostre e Musei
Link libri: amazon.it
Foto Milano: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock

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Milano. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 

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