14 aprile 2022
In Lombardia due mostre sulla civiltà dei “Longobardi in Italia”
A Brescia e a Castelseprio-Torba (Va) per scoprire i Longobardi e conoscere le sette località italiane che custodiscono i monumenti longobardi, nel decennale del riconoscimento UNESCO
La Lombardia, fino al prossimo 31 luglio 2022, è una vetrina privilegiata per chi vuole avvicinarsi alla conoscenza della civiltà Longobarda. Sono due infatti le esposizioni, a Brescia e a Castelseprio-Torba (Varese) che permettono di entrare in contatto con gli elementi della vita quotidiana della civiltà longobarda e con i sette monumenti architettonici Patrimonio UNESCO che si trovano in tutta Italia. Oltre alle due esposizioni, la Lombardia conta sul territorio, ben due dei sette siti che fanno parte, ormai da dieci anni, del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
Dopo Spoleto e Campello sul Clitunno, i due comuni dell’Umbria che ospitano sul loro territorio importanti testimonianze architettoniche della presenza longobarda, tocca alla Lombardia, sotto l’egida dell’Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” il compito di portare sotto i riflettori, attraverso l’allestimento di due mostre a Brescia e a Castelseprio-Torba (Varese), il fondamentale ruolo svolto in Italia, tra l’età tardoantica e il primo Medioevo, dalla civiltà dei Longobardi.
Brescia, chiostro di S. Salvatore. Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
Nel quadro delle celebrazioni per i dieci anni dal riconoscimento UNESCO del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, comprensivo delle sette località sparse in diverse Regioni italiane che custodiscono i segni architettonici più significativi del grado di civiltà raggiunto da questo popolo, sono due le mostre itineranti che consentiranno ai visitatori di accostarsi alla conoscenza della vita quotidiana al tempo dei Longobardi e di entrare in contatto con i principali monumenti lasciati dal loro passaggio sul territorio:
- a Brescia, fino al 29 maggio, presso il Museo di Santa Giulia, un percorso multisensoriale accessibile a tutti, dal titolo “Toccar con mano i Longobardi”, permette di immergersi nella straordinarietà e complessità del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia”,
- mentre a Castelseprio e Torba (Varese) l’Antiquarium e il Monastero sono il contenitore prescelto, dal 30 marzo al 31 luglio, per accogliere la mostra sul tema “Trame Longobarde. Tra Architettura e Tessuti”, viaggio alla scoperta del vivere quotidiano attraverso tessuti, monili, abiti.
Raggruppamento polietnico proveniente dalle pianure della Pannonia, ma con origini collegate alla Scandinavia, i Longobardi, guidati da re Alboino, si stanziarono, dopo essere penetrati in Friuli nel 568 d.C., in vari territori della penisola italiana, mostrandosi in grado, nei decenni successivi, di coniugare il proprio sostrato germanico con la tradizione classica e romano-cristiana, accreditandosi, forse anche più dei Bizantini, come “i veri continuatori della civiltà romana”.
Castelseprio, Santa Maria foris portas. Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
Oltre alle due esposizioni, la Lombardia conta sul territorio ben due dei sette siti che fanno parte ormai da dieci anni del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia”:
- a Brescia, capitale dell’omonimo Ducato, sorge il complesso di San Salvatore-Santa Giulia, oggi sede del Museo della Città, uno straordinario palinsesto architettonico edificato nel suo nucleo originario nel 753 per volere di Desiderio, al tempo ancora duca di Brescia ma destinato all’ascesa al potere come re dei Longobardi, e della consorte Ansa, che ingloba il cinquecentesco monastero femminile di Santa Giulia e la basilica di San Salvatore con la sua cripta.
- a Castelseprio-Torba, tra i comuni di Castelseprio e Gornate Olona (Varese), si possono ammirare le testimonianze del castrum, sito fortificato d’altura di età tardo-romana, riutilizzato dai Longobardi e poi distrutto dai Visconti, che comprende altresì l’importante complesso cultuale di San Giovanni Evangelista, ristrutturato dai Longobardi nel VII secolo, la chiesa di Santa Maria foris portas, che offre al visitatore un prezioso ciclo di affreschi sul tema dell’infanzia di Cristo ispirato ai Vangeli apocrifi, e, presso la località di Torba, l’antica struttura difensiva della Torre, adoperata per scopi militari da Goti, Bizantini e Longobardi e convertita in monastero benedettino femminile nel corso dell’VIII secolo.
La mostra “Toccar con mano i Longobardi” a Brescia
La mostra itinerante “Toccar con mano i Longobardi”, ospitata fino al 29 maggio da Fondazione Brescia Musei presso il Museo di Santa Giulia e realizzata da Italia Langobardorum in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e con il sostegno e il contributo del Ministero della Cultura, si prefigge di far conoscere la straordinarietà e la complessità del sito UNESCO attraverso un percorso tattile e una gamma differenziata di opzioni di fruizione che ne facilitano la comprensione, assicurando a tutti un’esperienza multisensoriale ottimale.
Mostra “Toccar con mano i Longobardi” a Brescia. Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
Nelle sale sono esposti sette modellini tridimensionali in scala dei monumenti architettonici che rappresentano maggiormente il sito seriale longobardo e sette modellini relativi alle aree in cui sono situati i monumenti, per permettere l'esplorazione tattile dei loro contesti di provenienza. A rendere il percorso ancor più accessibile sono le audio descrizioni (in italiano e inglese), registrate dagli attori della Compagnia #SIneNOmine della Casa di Reclusione di Maiano a Spoleto, da ascoltare tramite NFC e QR code, nonché un catalogo in Braille e uno in large print in libera consultazione. Infine, per consentire una fruizione dei modelli inclusiva, sono stati realizzati dei video con la tecnica del compositing nella LIS - Lingua dei Segni Italiana, insieme ad immagini e animazioni, sottotitoli e audio.
Mostra “Toccar con mano i Longobardi” a Brescia. Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
La mostra “Toccar con mano i longobardi”, già allestita al Museo tattile statale Omero di Ancona, al Palazzo Paolo V di Benevento, nel Castello di Monte Sant’Angelo e nella Rocca Albornoziana di Spoleto, sede del Museo Nazionale del Ducato, permette di conoscere e “toccare” le sette eccellenze architettoniche del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, da dieci anni riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale, in un itinerario dei luoghi del potere longobardo. Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.bresciamusei.com
La mostra “Trame Longobarde. Tra Architettura e Tessuti” a Castelseprio-Torba
La mostra itinerante “Trame Longobarde. Tra Architettura e Tessuti”, che fa tappa a Castelseprio-Torba (Varese) dal 30 marzo al 31 luglio, è uno straordinario lavoro di ricostruzione, sulla base dei dati archeologici, della vita quotidiana dei Longobardi, un viaggio attraverso tessuti, abiti e monili prodotti dai Longobardi, una straordinaria civiltà.
Tutti gli abiti in mostra sono stati realizzati per metà con tessuti fatti rigorosamente a mano su telai orizzontali a licci riproducendo esattamente il numero dei fili di ordito e trama presenti al cm, nonché lo spessore degli stessi fili e le torsioni. L’altra metà degli abiti è stata realizzata impiegando una tela di cotone industriale proprio per sottolineare che il modello dell’abito riproposto è il frutto di contaminazioni scientifiche e di elaborazioni dei curatori.
Mostra “Trame Longobarde. Tra Architettura e Tessuti” a Castelseprio-Torba (Va). Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
I tessuti e le bordure sono stati realizzati nella Casa di Reclusione di Spoleto dai detenuti del corso di tessitura, con i telai dell’IIS Sansi Leonardi Volta, dopo uno straordinario lavoro di studio e ricostruzione di trame e orditi desunti dalle scoperte archeologiche. La composizione dell’abito maschile e femminile è stata realizzata con attenti confronti iconografici uniti alle poche fonti letterarie (Historia Langobardorum di Paolo Diacono), il risultato è un’accurata proposta delle antiche tecniche di tessitura e di taglio e cucito dell’abito altomedievale. Sono rappresentati i diversi ceti sociali completati da accessori realizzati dai detenuti del Liceo Artistico ristretto. Il visitatore, condotto da icone equine e lance tra reperti dei secoli dal IV all’VIII, incontra i protagonisti di trame longobarde davanti a grandi fondali fotografici dei sette monumenti architettonici che compongono il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
La mostra, curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, con il confronto scientifico di Donatella Scortecci, è stata realizzata grazie alle risorse della Regione Umbria, legge regionale 24 del 2003 progetto “Musei che hanno stoffa”, del MiBACT, dell'Associazione Italia Langobardorum e legge 77 del 2006 a sostegno dei siti UNESCO.
Castelseprio, Santa Maria foris portas, affreschi. Foto: Copyright © Associazione Italia Langobardorum.
La mostra è visitabile nei seguenti orari: Monastero di Torba, dal mercoledì alla domenica ore 10-18 | Antiquarium di Castelseprio, mercoledì 11.00-13.30; giovedì, venerdì e sabato 15.30-17.30; domenica e festivi segnalati sul sito web 13.30-17.30. Per maggiori informazioni e prenotazioni: 366.6632727; www.antiquarium.castelseprio.beniculturali.it; fondoambiente.it/luoghi/monastero-di-torba.
Entrambe le esposizioni sono curate dall’Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, che comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano, che si situano dal nord al sud della Penisola.
Fanno parte del sito seriale Unesco della civiltà longobarda:
- l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (in provincia di Udine);
- l’area monumentale con il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia;
- il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio Torba (in provincia di Varese);
- la Basilica di San Salvatore a Spoleto (in provincia di Perugia);
- il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (in provincia di Perugia);
- il complesso di Santa Sofia a Benevento
- il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (in provincia di Foggia).
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