In occasione dell’inaugurazione del nuovo terminal partenze dell’Aeroporto di Milano Bergamo, Giovanni Sanga, Presidente di SACBO, racconta l’evoluzione dell’aerostazione e le principali novità introdotte dal progetto di ampliamento.
L’intervista approfondisce il nuovo percorso dei passeggeri, l’introduzione delle tecnologie di ultima generazione per i controlli di sicurezza, le prospettive legate al futuro collegamento ferroviario e la visione strategica che continua a guidare la crescita dello scalo bergamasco.
L’ampliamento dell’aerostazione verso est rappresenta una tappa importante per l’aeroporto di Milano Bergamo. Quali obiettivi vi siete posti con questo intervento e in che modo contribuirà a migliorare la gestione dei flussi e l’efficienza complessiva dello scalo?
"Innanzitutto, avevamo la necessità di adeguare l’infrastrutturaallacrescita dell’aeroporto, sia in termini di passeggeri sia rispetto all’interesse generale che l’infrastruttura stessa genera. Per questo abbiamo progettato un intervento di ampliamento importante che, da un lato, rendesse più semplice l’accesso per i passeggeri e, dall’altro, garantisse la sicurezza al massimo livello, creando al contempo le condizioni per un adeguato comfort, oggi richiesto dal passeggero nel momento in cui deve accedere e, soprattutto, attendere il volo che lo porterà alla sua destinazione".
Con l’introduzione del nuovo sistema di controllo bagagli e sicurezza, basato su tecnologie di ultima generazione e procedure semplificate, quali vantaggi concreti vivranno i passeggeri in termini di tempi, comfort e qualità del servizio?
"Saranno superati alcuni ostacoli che i passeggeri percepiscono come difficilmente sopportabili quando risultano invasivi, pur essendo spesso finalizzati alla sicurezza. La possibilità di tenere in borsa i dispositivi elettronici rappresenta una grande comodità, così come poter trasportare liquidi fino a 2 litri nello stesso contenitore: un insieme di soluzioni ed elementi che agevolano i percorsi e l’approccio stesso verso l’aeroporto.
Un aeroporto moderno deve essere così: un aeroporto che riduce i tempi di attesa, facilita le operazioni e, al tempo stesso, salvaguarda il massimo standard di sicurezza".
La futura connessione ferroviaria con l’aeroporto segna una svolta nella mobilità lombarda. Quale impatto vi aspettate in termini di sostenibilità ambientale e accessibilità per i passeggeri provenienti da altre province e regioni?
"Il collegamento ferroviario tra l’aeroporto, la città di Bergamo e la città di Milano è davvero un’infrastruttura che cambierà ulteriormente il volto di questo aeroporto. Si stima che circa il 30% dei passeggeri in arrivo potrà raggiungere lo scalo non in auto, ma proprio con il treno: un cambiamento che comporta anche un contributo significativo sul piano della sostenibilità, con riduzione della CO₂ e dell’inquinamento.
Significa inoltre inserire l’aeroporto in un contesto viabilistico e trasportistico di grande livello. Basti pensare che la sola programmazione generata da questo collegamento porterà a circa 154 tratte giornaliere tra Orio, Bergamo e Milano: alcune dirette, altre con fermate. Questo, ovviamente, rivoluzionerà anche il sistema ferroviario e il servizio, rappresentando un’ulteriore opportunità per i viaggiatori di Orio.
È inutile dire che tutto ciò eleverà lo standing del nostro aeroporto, che crescerà in termini di immagine e anche di modalità di presentarsi al mondo. Ci sarà quindi un collegamento, per così dire, express Bergamo-Milano e poi quello che effettuerà le varie tappe. Con Regione Lombardia si sta studiando come dovrà perseguire l’itinerario e le fermate che verranno effettuate".
Guardando oltre il 2026, quali saranno le priorità per continuare a migliorare l’esperienza del passeggero e il posizionamento di Milano Bergamo tra gli aeroporti di riferimento del Nord Italia?
"Guardando oltre il 2026, le priorità saranno quelle di continuare a migliorare l’esperienza del passeggero in aeroporto e di consolidare, rafforzandolo ulteriormente, il posizionamento di Milano Bergamo tra gli aeroporti di riferimento del Nord Italia.
Prima di tutto, sarà fondamentale consolidare quanto è stato realizzato in questi anni: si tratta infatti di renderlo fruibile nel migliore dei modi, garantendo efficienza e tempestività. Parallelamente, c’è la necessità di migliorare ulteriormente l’accessibilità sia da est sia da ovest. Oggi, prevalentemente, si arriva da ovest, cioè dalla città; per questo stiamo progettando anche la mobilità verso est, in direzione Grassobbio-Seriate, così da distribuire gli accessi e ridurre il traffico sulla stessa infrastruttura viaria, migliorando quindi gli accessi e la percorribilità".