30 aprile 2021
Voli Covid-tested e Passenger Locator Form
Voli autorizzati "Covid Free" per gli Stati Uniti e relativi adempimenti
Sono considerati voli “Covid-tested” esclusivamente i voli autorizzati dal Ministero della Salute mediante apposita Ordinanza.
Voli “Covid-tested” autorizzati
Dopo una prima fase di sperimentazione, il Dpcm 2 marzo 2021, all’art. 54 comma 3, ha consentito l’ampliamento dei voli oggetto di sperimentazione “Covid-tested”.
Pertanto, ad oggi, per le compagnie aeree è possibile operare “Voli Covid-tested” sulle seguenti rotte:
- Atlanta - Roma Fiumicino
- New York - Roma Fiumicino
- Atlanta - Milano Malpensa
- New York - Milano Malpensa
La sperimentazione dei voli “Covid-tested” è stata estesa fino al 30 giugno 2021, salvo ulteriori proroghe.
Per informazioni sull’effettiva operatività dei voli “Covid-tested” sulle tratte per le quali è in corso la sperimentazione, è necessario rivolgersi direttamente alle compagnie aeree.
L’ingresso in Italia dagli Stati Uniti (Paesi in Elenco E) è consentito solo a specifiche categorie di passeggeri.
Nel caso di mancato imbarco sul volo “Covid-tested”, per risultato positivo al COVID-19, è previsto, a cura della compagnia aerea, il rimborso del biglietto o l'emissione di un voucher di pari importo su richiesta del passeggero, entro quattordici giorni dalla data di effettuazione del recesso e valido per diciotto mesi dall'emissione.
A partire dal 23 marzo 2021, a tutti i passeggeri che vorranno fare ingresso in Italia attraverso voli “Covid-tested” sarà richiesto di compilare il Passenger Locator Form (PLF), prima del proprio ingresso sul territorio italiano.
I passeggeri di voli “Covid-tested” sono tenuti:
- a consegnare al vettore all'atto dell'imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, la certificazione attestante il risultato negativo del test molecolare (RT PCR) o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le 48 ore precedenti all'imbarco.
- a consegnare al vettore la dichiarazione di cui all'art. 50 del Dpcm 2 marzo 2021.
- a compilare il modulo di localizzazione dei passeggeri (Passenger Locator Form - PLF) da esibire prima dell'imbarco.
- ad effettuare nuovamente test molecolare (RT PCR) o antigenico per mezzo di tampone una volta arrivati all’aeroporto di destinazione.
I passeggeri di questi voli, seguendo il sopra indicato protocollo, sono autorizzati all'ingresso e al transito nel territorio italiano senza necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
La mancanza anche di uno solo dei sopra elencati adempimenti fa decadere l’esenzione gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
Cos'è il Passenger Locator Form (PLF)?
Il Passenger Locator Form (modulo per la localizzazione del passeggero - anche conosciuto come Passenger Locator Card) è un modulo con cui vengono raccolte informazioni sull'itinerario di viaggio per permettere all’Autorità Sanitaria di contattare tempestivamente il passeggero, qualora esposto ad una malattia infettiva diffusiva durante il viaggio in aereo. Il PLF è un importante strumento di sanità pubblica utile al contact tracing a bordo di tutti i mezzi di trasporto che seguono tratte internazionali che permette di disporre rapidamente le misure sanitarie necessarie alla protezione del singolo e della comunità.
Adempimenti per il vettore
- È compito del vettore verificare l’avvenuta compilazione del dPLF prima di consentire l’imbarco del passeggero.
- È compito della compagnia aerea informare il passeggero della necessità di compilare il dPLF prima dell’imbarco inviando il link via email qualche giorno prima dell’imbarco.
A cura della Redazione di Avion Tourism Magazine
Aggiornamento al 30 aprile 2021
Fonte testo: Ministero della Salute del Governo Italiano
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