L'Italia leader della ripresa del traffico aereo in Europa
È stata presentata, presso il Congress Center dell’Aeroporto Internazionale Karol Wojtyla di Bari, la XIX edizione del FactBook 2025, l’analisi annuale a cura dell’ICCSAI - Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo. Lo studio, riferimento autorevole nel panorama europeo, offre una fotografia dettagliata dello stato del trasporto aereo, con focus su domanda, offerta, rotte, tariffe, regolamentazione e performance delle compagnie aeree e degli aeroporti.
La ripresa del traffico passeggeri
Secondo quanto emerso dal report, il 2024 ha segnato per l’Europa il pieno recupero dei volumi di traffico passeggeri pre-Covid, ma con forti disparità tra Paesi. L’area mediterranea (Italia, Spagna, Portogallo) registra una crescita sostenuta, grazie alla spinta del turismo. Più lenta, invece, la ripresa in Germania, Francia e Paesi Bassi, penalizzati da mercati domestici deboli e dagli effetti delle tensioni geopolitiche sugli hub continentali.
Competitività e connettività in calo
Il conflitto Russia–Ucraina continua a penalizzare la connettività globale degli aeroporti europei, soprattutto nei collegamenti diretti con l’Asia. La quota di traffico in connessione è in calo, lasciando spazio agli scali emergenti del Medio Oriente e a Istanbul, sempre più centrale nel panorama intercontinentale. Anche il network intra-europeo risente di riduzioni di frequenze e collegamenti negli scali medi, limitando la possibilità di viaggi in giornata.
Ryanair resta leader, ITA Airways accelera
Nel panorama dei vettori, Ryanair si conferma leader in Europa con un incremento dell’8,5%, seppur in calo rispetto al passato per via dei ritardi nelle consegne degli aerei. La vera sorpresa è ITA Airways, che nel 2024 registra la crescita più alta tra le compagnie tradizionali (+21,3%), pur non avendo ancora raggiunto i livelli di traffico di Alitalia del 2019. La quota di mercato delle low-cost si riduce lievemente, ma resta dominante in 18 dei 20 principali aeroporti italiani.
Cargo: Italia sopra la media UE
Dopo due anni in calo, anche il trasporto merci torna a crescere. In Italia, la ripresa è più marcata della media europea, trainata soprattutto da Roma Fiumicino e Venezia, grazie alla ripresa dei traffici intercontinentali. Le previsioni per il 2025 restano però incerte, condizionate dal contesto economico e dai nuovi dazi USA.
Uno sguardo al futuro
Nel suo intervento, Stefano Paleari, fondatore di ICCSAI, ha tracciato una visione di lungo periodo: “Il traffico aereo crescerà dai 220 milioni di passeggeri del 2024 a oltre 300 milioni nel 2035”, ponendo l’accento sull’importanza di sistemi aeroportuali integrati e innovativi per sostenere tale espansione.
Antonio Maria Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia, ha evidenziato che gli aeroporti di Bari e Brindisi evidenziano le crescite più alte a livello nazionale, sia nel primo quadrimestre 2025 e sia nel post-Covid e ritiene che gli aeroporti del futuro dovranno sviluppare l’intermodalità con un'impostazione che privilegi sostenibilità e innovazione con un forte impatto sulla ‘passenger experience’. Gli aeroporti pugliesi sono passati dagli oltre 6 milioni di passeggeri del 2015 ai 10 milioni nel 2024. E nei primi 5 mesi del 2025 sono già stati registrati 4 milioni di passeggeri.
Ospitato e sostenuto da Aeroporti di Puglia, l’evento ha visto la partecipazione delle massime istituzioni del comparto. Dopo gli interventi dei professori Renato Redondi e Stefano Paleari, la discussione si è articolata in una tavola rotonda moderata da Mara Monti (Il Sole 24 Ore), con ospiti di rilievo come Pierluigi Di Palma (ENAC), Valentina Lener (Aeroporti 2030), Carlo Borgomeo (Assaeroporti), Oliver Jankovec (ACI Europe), Antonio Maria Vasile (Aeroporti di Puglia) e Amelia Corti (SACBO). Presenti anche Debora Cilienti, Assessore regionale ai Trasporti della Puglia, e in collegamento, Nicola Zaccheo, Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.