26 novembre 2021
Aggiornamento sulle norme per i viaggi al di fuori dell'UE
La Commissione Europea chiede una priorità ai viaggiatori vaccinati, con solide garanzie
La Commissione Europea ieri ha proposto di aggiornare la raccomandazione del Consiglio sui viaggi non essenziali dall'esterno dell'UE per semplificare il quadro e riflettere i recenti sviluppi.
Sarà data priorità ai viaggiatori vaccinati. Gli Stati membri dovrebbero riaprire sistematicamente a quelli vaccinati con vaccini che hanno completato il processo di elenco degli usi di emergenza dell'OMS, oltre a riaprire a quelli vaccinati con vaccini approvati dall'UE come avviene oggi.
Come salvaguardia essenziale, sarà sempre richiesta la prova di un test PCR negativo per tutti i viaggiatori che sono stati vaccinati con un vaccino approvato dall'OMS che non è approvato dall'Agenzia europea per i medicinali e per i viaggiatori guariti.
Gli aggiornamenti introducono anche un limite temporale di 9 mesi per l'accettazione dei certificati di vaccinazione dopo il ciclo di vaccinazione primaria. Ciò tiene conto della guida dell'ECDC per quanto riguarda la somministrazione di dosi di richiamo a partire da 6 mesi dopo il completamento della serie di vaccinazioni primarie e prevede un periodo aggiuntivo di 3 mesi per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e le persone possano avere accesso alla somministrazione di booster.
Gli aggiornamenti includono anche l'accettazione dei certificati di vaccinazione rilasciati dopo una dose aggiuntiva (“booster”). Inoltre, considerando la crescente diffusione della vaccinazione in tutto il mondo, la Commissione propone di interrompere l'elenco dei paesi da cui sono ammessi tutti i viaggiatori indipendentemente dallo stato di vaccinazione, a partire dal 1° marzo del prossimo anno. Questa proposta sarà ora esaminata dal Consiglio.
Con la crescente diffusione della vaccinazione in tutto il mondo, per la Commissione Europea ha anche senso eliminare le restrizioni di viaggio in base allo stato di una persona piuttosto che in base al paese da cui proviene. Questo cambiamento avverrà solo a partire dal 1 marzo 2022 per dare ai paesi non UE il tempo di aumentare ulteriormente i loro tassi di vaccinazione. Dipende anche da una valutazione preventiva della situazione delle vaccinazioni al di fuori dell'UE.
Parallelamente, la Commissione Europea ha proposto anche aggiornamenti alla raccomandazione del Consiglio sulla libera circolazione all'interno dell'UE.
A cura di Alisè Vitri
Fonte testo: Ufficio Stampa Commissione Europea
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