17 dicembre 2022
                    Alle Canarie la Prima Conferenza Europea sulle Isole Turistiche
Sottolineato il ruolo chiave della sostenibilità per viaggiatori, compagnie aeree e destinazioni turistiche
                    La Prima Conferenza Europea sulle Isole Turistiche ha evidenziato il ruolo chiave che la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico rivestono per i viaggiatori, le compagnie aeree e le destinazioni, sia per le amministrazioni locali che per i residenti. Il Ministro del Turismo, dell'Industria e del Commercio del Governo delle Isole Canarie, Yaiza Castilla, ha partecipato a una tavola rotonda con i rappresentanti pubblici delle isole turistiche europee: Gozo, Corsica, Creta, Azzorre, Guyana, Madeira, Sardegna e Baleari, dove gli intervenuti hanno discusso e approvato all'unanimità la Dichiarazione delle Isole Canarie. Le isole stanno adottando misure per diversificare il settore turistico, attraendo, per esempio, chi lavora da remoto, i turisti d’argento e gli atleti professionisti.
Prodotti locali e tecnologia nel turismo
"I viaggiatori vogliono esperienze uniche e personali - ha spiegato Sebastian Ebel, Ceo di TUI - e vogliono personalizzarle grazie alla tecnologia, attraverso servizi intelligenti a cui possono accedere in qualsiasi momento con i loro dispositivi mobili per ottenere ciò che desiderano”.
Questo megatrend si aggiunge a un altro, quello della consapevolezza per la propria “carbon footprint” (il parametro utilizzato per stimare le emissioni di gas serra causate dall’uso di un prodotto o servizio), che i turisti generano con la loro attività, con l'intenzione di evitare un impatto negativo. "Attualmente, il 61% dei viaggiatori pone attenzione al tema della sostenibilità, una percentuale destinata a crescere di molto" - sottolinea ancora Ebel, che ha spiegato come questa tipologia di turisti "siano disposti anche a pagare di più per assicurarsi un viaggio rispettoso dell'ambiente."
Turismo e transizione verde e digitale
Marie-Hélène Pradines, Capo unità “Ecosystems II: Tourism & Proximity” dell’Unione Europea, ha posto l’accento sull'importanza della transizione verde e digitale: esistono molte azioni specifiche per questi territori a motivo della loro unicità, incentrate su circolarità, gestione dei dati, ricerca e innovazione. Molte di queste misure sono volte a sostenere le piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 97% del settore turistico in queste isole.
Turismo e aerei che inquinano meno
Javier Gándara, presidente dell'Associazione delle compagnie aeree (ALA) e amministratore delegato di easyJet per l'Europa meridionale, si è espresso contro le tasse sull'aviazione, che potrebbero mettere a rischio la connettività delle Isole Canarie e la posizione turistica competitiva di cui gode l'arcipelago. Gándara sottolinea che, secondo un recente studio di Deloitte, "l'esenzione delle Isole Canarie dall'applicazione del sistema dei diritti di emissione eviterà la perdita di un milione di turisti internazionali nelle isole e di 40.000 posti di lavoro".
Thomas Fowler, responsabile globale della sostenibilità di Ryanair, è dello stesso parere: “è necessario - commenta - evitare la tassazione per mantenere le rotte verso destinazioni come le Isole Canarie, che hanno un'importante industria turistica". Da parte sua, Carlos Gómez, CEO di Iberia Express, si è detto favorevole a "dirigere gli sforzi e gli investimenti in nuove tecnologie che permetteranno di avere aerei nuovi e meno inquinanti".
Infine, Jesús Nuño De la Rosa, CEO di Air Europa, richiama l'importanza di promuovere i lavori green attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. "Abbiamo bisogno di ingegneri ed economisti per studiare l'economia circolare - conclude De la Rosa - per creare etichette ecologiche nel settore alimentare, per avere specialisti ambientali. Le università da sole non bastano, abbiamo bisogno di imprenditori che formino i loro lavoratori, perché il modo più semplice per trasformare il turismo è iniziare da noi stessi".
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