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Marsa Matruh

Spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, in una baia circolare
Non solo soffici spiagge e mare cristallino connotano la costa settentrionale dell’Egitto, ma anche un litorale frastagliato con profonde insenature.
 
Panorama della città di Marsa Matruh
Definito l’Egitto caraibico, questo tratto egiziano di costa offre anche la possibilità di scoprire una serie di monumenti storici di un passato antico e più recente: si può partire da Marsa Matruh, luogo di insospettata bellezza, che si dice sia stata fondata da Alessandro Magno, mentre si dirigeva verso Siwa per rendere omaggio a una delle divinità più potenti dell’Antico Egitto, il dio Amon.
 
Vista dall'alto della spiaggia di Marsa Matruh
Marsa Matruh è protetta per ben sette chilometri da una collana di rocce naturali che fungono da frangiflutti, perciò il mare, oltre a essere spettacolare per l’intenso color turchese, è sempre calmo: molte sono le spiagge dai nomi evocatori: Cleopatra beach - un omaggio alla bella regina che amava fare il bagno in questo mare -, Ra-as Al Hakma, Al-Abyad e Agiba che significa non a caso meraviglia per le sue naturali bellissime grotte e calette tutte da esplorare.
 
La spiaggia Agiba a Marsa Matruh
Oltre a rasserenanti giornate di spiaggia e mare nella zona si possono scoprire anche le vestigia storiche di questi luoghi peraltro ricchi di eventi del passato, come i resti dell’ancoraggio di una flotta navale risalente all’epoca dei faraoni Tolomei, una cappella copta e un Museo Romano, ricavato all’interno di una grotta, dove pare che il generale tedesco Erwin Rommel si sia ritirato per completare i suoi progetti militari durante la II Guerra Mondiale: qui sono esposte armi e utensili dell’epoca.
 
La barriera corallina
A circa 200 chilometri dalla cittadina, incontriamo la storica leggendaria El Alamein, che ricorda le battaglie decisive con episodi di grande valore anche dei soldati italiani, sempre dell’ultima Guerra Mondiale: la prima avvenuta nel 1942 quando le truppe dell'Asse (Germania, Italia e Giappone) tentarono senza successo un’avanzata verso Alessandria e la seconda quando l’ottava Armata del generale britannico Montgomery si scontrò con le truppe del generale tedesco Rommel, obbligandolo a ripiegare in Tunisia.
 
Proseguendo lungo la strada che porta ad Abu Mina, si può ammirare il bellissimo monastero copto, Deir Mari Mina, costruito in onore di uno dei più famosi e amati santi egiziani, San Mina, torturato e ucciso per la sua fede cristiana dai Governatori dell’Asia Minore nel III secolo. San Mina è un Santo molto venerato e il sito è visitato ogni anno da migliaia di pellegrini che si recano a pregare e a chiedere miracoli: il luogo gode di una fama tale da essere considerato la Lourdes paleocristiana.
 
Spiritualità, storia e mondanità vacanziera si alternano in questo tratto di costa egiziana. Infatti il Centro balneare di Agami, detto ‘la perla del Mediterraneo’, è dagli anni 50 tra i più frequentati dal bel mondo internazionale.
 
La tipica spiaggia con rocce naturali a Marsa Matruh
E poi incontriamo la celebre Rosetta, o Rashid dal suo nome originario, oggi animata città portuale, fondata nell’800 d.C. dal governatore mussulmano Ibn Tulung, con le più belle case in stile Ottomano della zona. Ma Rosetta lega il suo nome soprattutto alla scoperta della stele omonima, la stele di Rosetta, in granito nero e con scritte non solo in egiziano, ma anche in greco, scoperta avvenuta durante le campagne napoleoniche in Egitto, nel 1799, e che ha consentito di decifrare i geroglifici egiziani; merito dello studioso francese Champollion, che, paragonando le varie traduzioni, arrivò rapidamente a comprendere il linguaggio fino ad allora insondabile dell’Antico Egitto.

Il viaggio si conclude a Damietta e Porto Said, la prima famosa per essere stata porto frequentato dai Crociati, la seconda posta sul delta del Nilo, fino al Canale di Suez, aperto nel 1869 per consentire di navigare dall’Europa all’Asia senza circumnavigare l’Africa.
 
La città di Porto Said sorge all'imboccatura del Canale di Suez.
I piatti tipici
Agnello con riso
Fave
Piatto con riso e verdure

La cucina della zona è saporita, colorata, speziata e molto varia, con il pregio per la salute di essere molto povera di grassi. I piatti tipici sono a base di agnello o montone, uniti a verdure e riso. Tra i legumi meritano un assaggio le rinomate fave, cucinate in vario modo.

Testo di Anna Glik
Avion Tourism Magazine
Foto: Sisterscom.com, Shutterstock

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Video: www.egypt.travel

 

 

Ente del Turismo

www.egypt.travel

 

 

Dove dormire a Marsa Matruh

 

Marsa Matruh è una città accogliente ed offre diverse possibilità di soggiorno in strutture dotate di ogni confort.

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STELLE
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STELLE
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DINTORNI
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AEROPORTO
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DOVE ANDARE a Marsa Matruh
Musei a Marsa Matruh
MUSEO DELLA CASA DI SIWA

Il Museo, ospitato in una tradizionale casa Siwana, vanta tradizionali oggetti Siwani come ad esempio gioielli in argento, strumenti musicali, abiti da matrimonio, cesti e ceramiche. Il piccolo e molto interessante Museo della Casa di Siwa è stato ideato da un diplomatico canadese ed è stato costruito per conservare e mostrare i manufatti raffiguranti i vari aspetti della vita di Siwa.

MUSEO DI ROMMEL

Il museo si trova a 3 km ad est del centro città di Matrouh, sulla punta settentrionale della baia del porto. Durante la seconda guerra mondiale, il generale tedesco Rommel, noto come la "volpe del deserto", scelse una grande grotta nella scogliera che si affaccia sul porto come suo quartier generale a Marsa Matrouh. Le grotte sono state ora trasformate in un piccolo museo in onore di Rommel. I suoi effetti personali, donati al museo dal figlio Manfred, impreziosiscono questo luogo che merita indubbiamente una visita. Sono esposti il lungo cappotto in pelle del generale, la sua bussola e le mappe con le sue note.

Escursioni a Marsa Matruh
OASI DI SIWA

L'oasi di Siwa è un'isola paradisiaca ricca di sorgenti minerali, laghi salati e infiniti ulivi e palme. A Shali, la città principale dell'oasi, sono da visitare le strane rovine della Fortezza di Shali che dominano il centro della città e da non perdere sono anche i sentieri sabbiosi che portano fino al Tempio dell'Oracolo, dove Alessandro Magno in persona si recò per consultare l'Oracolo di Siwa. Per rilassarsi, a fine giornata dopo le visite culturali, è possibile fare un tuffo nella Piscina di Cleopatra, dove si dice che abbia nuotato la leggendaria regina.

SPIAGGIA DI CLEOPATRA

La spiaggia di Cleopatra è una stupenda baia che si estende sul lato opposto della più grande Laguna di Marsa Matrouh. Grazie alle sue acque cristalline circondate da rocce, si ha l'impressione di vedere una grande piscina in cui, secondo la leggenda, Cleopatra era solita fare il bagno con il suo amato Marco Antonio. Sulla collina di fronte alla piscina sono state rinvenute le rovine di uno dei suoi palazzi e pare che un passaggio sotterraneo conducesse proprio dal palazzo al mare, probabilmente per permetterle di fare romantiche nuotate notturne.

 

DESERTO OCCIDENTALE

Il Deserto Occidentale si estende su 262.000 chilometri quadrati di dune, canyon, oasi, altopiani montuosi e valli che coprono la maggior parte dei terreni ad ovest della Valle del Nilo. Nel deserto si possono percorrere chilometri e chilometri di dune dorate e ammirare le misteriose formazioni rocciose e riposarsi presso le preziose oasi. È possibile anche fare un safari nel Deserto Occidentale.

EL-ALAMEIN

Famosa per la vittoria decisiva degli Alleati contro le forze dell'Asse nella campagna della Seconda Guerra Mondiale in Nord Africa, El-Alamein è situata a metà strada tra Alessandria d'Egitto e Marsa Matrouh sulla costa settentrionale dell'Egitto. Oggi è sede di diversi memoriali di guerra, come quello Britannico, Tedesco e Italiano, oltre a cimiteri e monumenti che ricordano questo episodio drammatico della storia della città. Nell'epoca greco-romana El-Alamein era conosciuta come “Locassis”, che significa conchiglia bianca: era chiamata così per le sue meravigliose spiagge di sabbia bianca.

 

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