20 dicembre 2018

Il futuro del traffico aereo

Intervista al Direttore Generale dell'ENAC
Alessio Quaranta, Direttore Generale Dell'Ente Nazionale per l'aviazione civile (ENAC), risponde alle domande del direttore della rivista Avion Tourism ed illustra vari ed importanti aspetti, quali l'aumento del traffico aereo, l'intermodalità, la sostenibilità e le nuove tecnologie che influenzeranno e cambieranno il settore.
 
Alessio Quaranta, Direttore Generale Dell'Ente Nazionale per l'aviazione civile (ENAC)
Alessio Quaranta, Direttore Generale Dell'Ente Nazionale per l'aviazione civile (ENAC).
 
Gli studi IATA prevedono nei prossimi anni uno spostamento geografico dello sviluppo del traffico aereo mondiale verso l’Est. La crescita di questi mercati modificherà la classifica dei primi 10 mercati a livello mondiale escludendo l’Italia.
 
Quali sono le sfide da affrontare nella negoziazione dei nuovi accordi globali tra l’UE e i Paesi Terzi e in particolare cosa si prevede di fare per il nostro paese?
 
"Lo spostamento geografico dei flussi verso l’est è confermato dal fatto che il fabbisogno di aeromobili, e di conseguenza di nuovi piloti, è previsto in forte espansione nella regione asiatica in misura maggiore rispetto ad altre zone del mondo. Questo pone ovviamente una nuova sfida orientata a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati. In tale prospettiva, va vista con favore la conclusione di un accordo di ampio respiro tra l’Unione Europea e i 10 Paesi membri dell’ASEAN (Association of South-East Asian Nations) organizzazione che ha lo scopo di promuovere la cooperazione e l’assistenza reciproca fra gli stati membri per accelerare il progresso economico e gli accordi con il resto del mondo.
 
 
L’apertura di un mercato così ampio, consente ai vettori europei di poter ampliare i collegamenti tra il nostro continente e quello asiatico. Data l’attuale situazione di Alitalia, per il nostro vettore principale la capacità di affermarsi in nuovi scenari è debole, ma, in ogni caso, l’apertura del mercato può creare possibilità favorevoli anche per l’Italia in termini di crescita del traffico aereo. D’altra parte ormai il sistema di negoziazione degli accordi bilaterali è sempre meno rimesso alla responsabilità dei singoli stati membri, quanto alla definizione degli assetti a livello comunitario. Ne è un esempio l’attuazione dell’accordo Open Sky tra UE e USA che sta portando cambiamento e indubbi benefici nel trasporto aereo."
 
Il traffico aereo in Italia e nel mondo continua a crescere e si stima debba raddoppiare nei prossimi 20 anni.
Cosa fa e farà ENAC per prevenire ed affrontare con successo tutte le problematiche connesse al costante aumento dei voli?
 
"La grande sfida che l’incremento della domanda di traffico aereo nei prossimi venti anni porta con sé, è riuscire a ridurre il gap che si sta creando tra il maggior numero di voli e la capacità che ciascuno scalo sarà in grado di assicurare per riuscire a intercettare e soddisfare tale bisogno di connettività. Questa sfida riguarda tutta l’Europa tanto che la Commissione Europea, Direzione Generale della Mobilità, da alcuni anni ha istituito un Osservatorio Permanente proprio sul fenomeno denominato “Capacity Crunch”. L’ultimo report Eurocontrol prospetta un incremento di voli al 2040 pari a 4 milioni di movimenti in più (arrivi e partenze) sulle piste di volo europee; al contrario, gli interventi attualmente pianificati allo scopo di incrementare la capacità aeroportuale dei primi 20 scali europei per volume di traffico, sono in grado di gestire solo 2,4 milioni di movimenti in più al 2040, risposta infrastrutturale insufficiente per una tale previsione di crescita. Sul fronte nazionale l’ENAC in questi anni ha visto consolidarsi le politiche di pianificazione strategica nel settore dell’aviazione civile, frutto dell’approvazione del Piano Nazionale degli Aeroporti, ma anche del lavoro svolto con le società di gestione per arrivare alla definizione di piani di sviluppo capaci di fissare i necessari investimenti infrastrutturali all’orizzonte temporale del 2030."
 
In un mercato in espansione l’intermodalità è fondamentale per garantire la competitività del trasporto.
Come si pone il nostro paese nei confronti di questa tematica e quali sono gli investimenti previsti nel breve/medio periodo per connettere gli aeroporti con porti e treni?
 
"Il nostro Paese sta scontando il ritardo decennale nell’integrazione delle diverse modalità di trasporto. Solo recentemente siamo riusciti a portare nei principali scali nazionali (Roma Fiumicino e Milano Malpensa) i treni ad alta velocità, mentre gli altri scali europei possono vantare già da anni questa forma di integrazione di trasporto. Con il supporto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, siamo ripartiti dal dialogo con il gestore della rete ferroviaria nazionale (RFI), andando a integrare le previsioni dei diversi piani pluriennali di investimento su tematiche convergenti, mettendo a sistema le reciproche esigenze infrastrutturali e tracciando le priorità da perseguire.
 
Sono in corso di approvazione il potenziamento della stazione di Fiumicino Aeroporto, la realizzazione delle stazioni alta velocità a Venezia Tessera e a Milano Bergamo e la realizzazione della stazione FS di Catania Fontanarossa con il relativo interramento di parte della linea per permettere il prolungamento della pista di volo. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, è già entrato in esercizio il people mover tra la stazione FS di Pisa Centrale e l’aeroporto, sarà a breve completato anche quello che collegherà Bologna Centrale con lo scalo. Sono, inoltre, in corso di realizzazione la fermata Aeroporto della Tramvia di Firenze e le stazioni metropolitane negli aeroporti di Napoli e Milano Linate."
 
Aumento del traffico aereo significa anche aumento delle emissioni di anidride carbonica.
Quali sono gli interventi previsti a livello comunitario e quali sono i progetti su cui state lavorando per ridurre l’inquinamento ambientale?
 
"L’impegno nei confronti dell’ambiente è ben esplicitato anche nella Mission dell’ENAC e la nostra partecipazione attiva, sia in ambito nazionale sia internazionale, è sicuramente indirizzata allo sviluppo di un’aviazione civile, ovviamente sicura, ma anche sostenibile. L’aumento del traffico aereo non comporta solamente aumento delle emissioni di anidride carbonica: i gas combusti che vengono rilasciati nell’atmosfera dai motori degli aeromobili sono in realtà una miscela gassosa costituita da vari fattori inquinanti, come ad esempio le polveri sottili (il cosiddetto particolato) e altri gas (ossidi di azoto, monossido di carbonio, ecc.). L’attenzione della comunità internazionale è molto elevata riguardo il contenimento dei fattori inquinanti che derivano dal crescente volume di traffico aereo. Concretamente ciò deve tradursi in cooperazione fra gli Stati di tutto il mondo: la sfida contro il riscaldamento globale non coinvolge infatti solo l’Europa ma è, per l’appunto, una sfida a livello mondiale. L’approccio che si segue è di tipo olistico, si interviene su diversi fronti simultaneamente: dal continuo miglioramento dell’efficienza delle rotte al miglioramento dei motori grazie all’implementazione sugli stessi delle più recenti tecnologie costruttive.
 
 
Ad esempio, sono di recente emissione gli standard ICAO relativi alle emissioni di CO2 prodotte dai motori aeronautici turbogetto, e attualmente, in corso di sviluppo, quelli per il particolato (nvPM). L’ENAC coopera attivamente con tutti i soggetti coinvolti in questi processi. Inoltre, l’impegno è anche sul fronte dello sviluppo di carburanti alternativi che possono consentire, nel loro ciclo di utilizzo, emissioni nell’atmosfera di gas serra in quantità anche notevolmente inferiori rispetto a quelle prodotte dai combustibili fossili. In tale ottica, recentemente l’ENAC ha assegnato dei fondi messi a disposizione del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a un consorzio composto da tre Università italiane per un progetto di ricerca relativo alla produzione di biofuel estratta da alghe, che ha anche ricevuto un premio come progetto di particolare interesse. A livello mondiale è stato recentemente approvato dall’ICAO lo schema Carbon Offsetting Reduction Scheme for International Aviation (CORSIA), che si basa su un concetto simile all’ETS (Emission Trading Scheme) Europeo, con la particolarità che i proventi dati dall’applicazione di tale schema verranno impiegati per finanziare progetti di natura ambientale. L’Italia è una delle nazioni che si è offerta volontaria per fornire il know how necessario per il supporto dei paesi in via di sviluppo che non possiedono al loro interno le competenze necessarie per l’implementazione di tale schema."
 
Come dimostrato dai numeri della relazione Enac sull’andamento del primo semestre 2018, l’aumento del numero dei voli ha significato anche un aumento dei disservizi.
Come interviene ENAC in questi casi per tutelare i diritti dei passeggeri?
 
"L’aviazione civile, in generale, è un sistema complesso in cui la fase del volo è solo una parte, una componente, benché importante e fondamentale, dell’intero viaggio inserito nel più ampio sistema del trasporto aereo. E il passeggero è indubbiamente l’elemento centrale di questo sistema. L’ENAC ha il compito istituzionale di assicurare che tutto il processo legato alle fasi del viaggio funzioni al meglio, in modo fluido, efficiente e sicuro, secondo tempi e procedure codificate che consentano al passeggero di non correre rischi, disagi e di beneficiare dei servizi legati al trasporto aereo. L’ENAC è impegnato in questo importante compito attraverso la regolamentazione di processi e procedure, mediante la verifica attenta e il monitoraggio continuo del rispetto delle regole, degli standard di sicurezza, intesa nelle accezioni di safety e security e di qualità da parte di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono parte del sistema del trasporto aereo. L’Ente svolge un’attività di monitoraggio, a consuntivo, sui dati di traffico che vengono forniti dai gestori e sull’analisi dei disservizi segnalati dai passeggeri. Ove vi siano particolari segnalazioni o episodi gravi e ripetuti nel tempo, si svolgono indagini specifiche sui singoli episodi e motivazioni anche richiamando il vettore o convocandolo in coordinamento con l’Autorità del Paese che ha rilasciato la licenza. Per la tutela del passeggero, fermo restando che negli Stati UE viene applicato lo stesso trattamento del reclamo, l’intervento della Autorità è previsto ai fini sanzionatori. Pertanto, nel nostro caso, l’Ente si attiva per sanzionare il vettore ove sia riconosciuta una violazione delle norme del Regolamento.
 
 
Il sistema, che è uniforme in tutta Europa, può senz’altro essere migliorato da diversi punti di vista. Ove fossero attribuiti, mediante una riforma del regolamento europeo, maggiori poteri (oggi solo sanzionatori) agli organismi nazionali, si potrebbe intervenire non solo con una sanzione, ma con una sorta di giudizio arbitrale sull’applicazione del regolamento da parte del vettore. Ciò consentirebbe una tutela più diretta, sicuramente incisiva nei confronti del vettore e rapida per il passeggero che ha subito il ritardo o la cancellazione. Un’altra forma di garanzia potrebbe essere l’individuazione di un meccanismo assicurativo che dia alla società assicuratrice l’onere del rimborso al passeggero, indipendentemente dalla responsabilità o meno del vettore nel verificarsi dell’evento. L’ENAC è impegnato nella verifica del rispetto delle normative tecniche e degli standard operativi e di qualità dei servizi aeroportuali, nonché nel monitoraggio e controllo mediante attività ispettive e di audit sugli operatori presenti nel sistema. In generale, nell’ottica di miglioramento del sistema, stiamo valutando una azione di monitoraggio preventiva della attività dei vettori, basata sulla valutazione del rischio e su un approccio che tiene conto della performance del vettore aereo. Un sistema nel quale è lo stesso vettore che formula il suo programma in base a dati oggettivi sulla sua capacità in termini di beni strumentali (aeromobili, aeromobili di riserva ecc., tempi di manutenzione programmata e così via) e di risorse umane (equipaggi, tempi di riposo, periodi di ferie ecc.), tenendo conto dei risultati della stagione omologa precedente e di tutte le possibili variabili, anche non dipendenti da cause riconducibili alla sua responsabilità quali eventi meteo, scioperi, problematiche ATC, ecc. Se la programmazione dei voli tenesse conto della performance realizzata, episodi di ritardi importanti e di cancellazioni per motivi operativi non eccezionali potrebbero essere, se non evitati, fortemente limitati."
 
Biometrica, tecnologia blockchain per il controllo condiviso dei dati, robotica, utilizzo differenziato di droni, aeromobili e airtaxi con guida autonoma, auto volanti, voli suborbitali sono ormai una realtà.
Lei come vede il futuro del trasporto aereo e come prevede cambierà il modo di volare?
 
"Già dell’elenco riportato nella domanda, è evidente che stiamo vivendo una fase di forte trasformazione tecnico scientifica. Di pari passo, però, se le sfide da affrontare sono queste, le soluzioni e gli assetti regolatori sono ancora in larga parte da individuare. Tutto quanto avrà un sicuro impatto sugli operatori aeronautici, a terra e in volo, e porterà ad un trasporto aereo capace di fornire migliori servizi sia in termini di quantità sia di qualità, tutto ciò a vantaggio dei passeggeri che potranno godere di una migliore offerta di trasporto. Non credo comunque che cambierà sostanzialmente il modo di volare dal punto di vista dei passeggeri se non per un maggior comfort nell’esperienza globale di volo.
 
 
Differente discorso credo vada sviluppato per quelle nuove tecnologie, quali droni, auto volanti, aeromobili a guida autonoma fino al trasporto suborbitale, che rappresentano essenzialmente nuovi segmenti di mercato che tenderanno ad aggiungersi al tradizionale trasporto commerciale che sempre più sarà chiamato a garantire la connettività tra Paesi. Sono comunque confidente che i dibattiti appena iniziati sulla mobilità urbana, cui alcune delle categorie citate si riferiscono, porteranno tutti noi a vivere una quotidianità ad oggi ancora sconosciuta. In generale credo che se per il trasporto aereo tradizionale viaggeremo con maggiore facilità e comfort, la mobilità urbana rappresenterà un modo totalmente nuovo di concepire e vivere il movimento e l’accessibilità ai servizi."
 
A cura di Angela Trivigno
Avion Tourism Magazine
Visual e foto: © Sisterscom.com, Shutterstock
Foto Enac: Ufficio Stampa Enac 
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