04 giugno 2019

Impegno, professionalità ma anche cuore

Intervista a Michael Harrington Ceo della compagnia aerea Albastar
Michael Harrington Ceo Albastar
Michael Harrington Ceo Albastar
Volare è solcare chilometri di cielo, ma è soprattutto rispettare standard per garantire la massima esperienza di viaggio ai clienti.

 

Da quando Albastar spicca il volo nel 2010, alla cloche della compagnia aerea spagnola c’è Michael Harrington, che ricopre la carica di amministratore delegato del vettore, manager di grande expertise nel settore del trasporto aereo.

 

È lui che ha realizzato il sogno imprenditoriale del fondatore Pino D’Urso ed è lui, che meglio di tutti ci può raccontare qualcosa in più di Albastar.

 
Gentilezza e professionalità sono il marchio di fabbrica di Albastar, una compagnia che si è ritagliata un ben definito spazio nel mondo del trasporto aereo. Com’è nato questo progetto imprenditoriale?
 
A seguito della crisi finanziaria delle banche nel 2009, che ha causato il fallimento della maggior parte delle compagnie aeree spagnole, si è registrato un grande esubero di figure dirigenziali provenienti da importanti compagnie, in particolare a Maiorca che è uno dei principali centri d’aviazione spagnoli, e molti Tour Operator si sono ritrovati con una scarsa disponibilità di aeromobili. Alla luce di tutto questo, Pino D’Urso, mio amico di lunga data e partner in affari, ha elaborato un piano per dare vita a una piccola compagnia di voli charter che abbiamo chiamato ‘Albastar - la nuova ‘alba’ con una dirigenza “stellare”.
 
albastar
 
A bordo i passeggeri sono sempre accolti calorosamente dal personale di cabina. Ciò che vi differenzia dalle altre compagnie aeree sono le persone che lavorano in Albastar e quello che fanno con competenza e umanità. Ci racconta qualcosa sulla loro formazione?
 
Ci sono due categorie di compagnie aeree che sono riuscite ad eccellere in questo settore, oggi altamente competitivo: quelle low cost, dove il prezzo è l’elemento chiave anche a scapito dell’assistenza al cliente, e quelle di ‘nicchia’, come la nostra, che grazie alla specializzazione e alla dedizione possono competere persino con compagnie aeree maggiori in tutta Europa. Albastar è conosciuta, in particolare, come il vettore specializzato per i collegamenti verso la città di Lourdes. I nostri assistenti di volo vengono formati in modo esclusivo presso l’ospedale per paraplegici di Toledo, in Spagna, per poter offrire un’assistenza specifica e gestire situazioni critiche con passeggeri SCP (Special Category Passengers) e si distinguono in particolare perché nel loro lavoro ci mettono impegno e cuore, come recita il nostro slogan “because we care”.
 
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Nel corso degli anni avete maturato una grande esperienza nella gestione di passeggeri con necessità speciali, affermandovi come vettore aereo europeo leader per i collegamenti verso mete di pellegrinaggio, in particolare verso Lourdes, con voli in partenza da diversi aeroporti in tutta Europa. Cosa ci racconta del segmento religioso?
 
Con Pino D’Urso abbiamo fondato Albastar con lo scopo di sviluppare un segmento di mercato che aveva risentito molto dei problemi legati ai viaggi in treno verso Lourdes. Abbiamo capito che questo tipo di mercato aveva bisogno di evolversi e di passare ai viaggi aerei. Ci sono voluti circa 9 anni per affermarci come punto di riferimento in Europa e siamo orgogliosi dei risultati ottenuti, considerando che il mercato è cresciuto di circa il 20% negli ultimi due anni.
La capacità di ridurre i costi dei pellegrinaggi con una programmazione più efficiente è stata la chiave che ha permesso al mercato di ricominciare a crescere.
 
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Albastar ha permesso a tanti passeggeri diversamente abili di raggiungere mete di pellegrinaggio. Ha vissuto in prima persona alcuni pellegrinaggi?
 
Solo nel momento in cui un passeggero ti prende le mani e ti ringrazia perché senza Albastar non sarebbe mai riuscito a raggiungere Lourdes è possibile capire che cosa intendiamo quando parliamo di dedizione.
Dopo aver visitato Lourdes una volta non puoi fare a meno di ritornarci e questa è la grande forza che sta alla base di questo mercato - i viaggiatori abituali.
È una grande gioia sapere che oltre a gestire un’organizzazione professionale di così grande successo, Albastar sta anche portando a termine una grande missione in grado di aiutare moltissime persone. Si potrebbe dire che sono legato a Lourdes a doppio filo!
 
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Siete il vettore scelto da alcuni tra i più prestigiosi tour operator europei, agenzie di viaggio e broker. Il segmento dei voli on demand è il vostro core business. Come siete riusciti a fidelizzare una clientela così importante?
 
L’attività principale di Albastar è volare per i maggiori tour operator europei. Questo è possibile perché siamo riusciti a posizionare la nostra compagnia ai primi posti nel mercato dei voli di qualità al fine di evitare la concorrenza delle offerte a “prezzi scontati” applicatida molte compagnie aeree. Albastar sta ottenendo da parte di IATA la certificazione IOSA. Questa certificazione, unitamente alla speciale formazione degli equipaggi, pone Albastar ai primi posti tra le compagnie aeree europee. Non c’è quindi da stupirsi se squadre di calcio come la Juventus volino con noi!
 
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Albastar sta iniziando a programmare sempre più voli di linea. Lourdes da Roma e Milano Bergamo, Catania da Milano Bergamo. È solo l’inizio? Assisteremo ad una nuova apertura verso il mercato B2C?
 
È in costante crescita il numero di clienti che vogliono una vacanza ‘fai da te’, quindi le compagnie aeree charter devono sempre più destinare alcuni posti alla vendita online. I voli di linea sono la logica conseguenza ai voli charter standard e quindi Albastar sta investendo in modo consistente per avere gli strumenti adatti a servire anche questo mercato. Questo non significa che diventeremo una compagnia aerea prevalentemente di linea ma, allo stesso tempo, ci definisce come modello di business a strategia ‘ibrida’.
 
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Lo scorso marzo avete “battezzato” un nuovo aeromobile entrato in flotta. Quali sono i piani di espansione di Albastar in questo senso?
 
Ci stiamo concentrando sulla sostituzione della nostra flotta ‘classica’ di Boeing 737 con sei aeromobili di nuova generazione 737-800NG. Attualmente, nel 2019, abbiamo quattro aeromobili 800NG e due 400classic’ ma il nostro obiettivo è di avere tutti i sei aeromobili ‘800NG’ in attività entro la fine del 2020.
 
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Lei vanta una grande expertise nel settore, ed è anche Vice Presidente di AIRE, la rappresentanza internazionale delle compagnie aeree in Europa.
Come mai una compagnia aerea di dimensioni modeste come Albastar è annoverata tra i grandi vettori europei e dà il suo apporto a tutto il settore dell’aviazione?
 
Sì è un grande previlegio per me essere vice presidente dell’associazione AIRE a Bruxelles, dove è davvero necessario aiutare la Commissione Europea a sviluppare migliori politiche in materia di aviazione. Il nostro settore, che dà così tanto valore alla Comunità Europea, è ancora penalizzato dalla mancanza di un ‘unico cielo europeo’, da alte tariffe, frutto del protezionismo, riferite al controllo e all’atterraggio del traffico aereo e da ridicole tasse aeroportuali per i passeggeri che incidono notevolmente sul costo del biglietto.
 
A cura di Silvia Ruscitto
Intervista pubblicata su:
Avion Tourism Special Edition for Albastar N1/2019
Foto: Albastar
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